Un anno di mensa
Il 16 aprile 2014 iniziava, nella Parrocchia di Vilacaya, l'avventura della mensa per gli studenti, un'attività che ha assorbito mente, cuore ed energie alla nostra comunità missionaria. I primi passi della mensa sono stati descritti nel post "Date loro voi stessi da mangiare". Ad un anno dall'inizio della mensa vogliamo condividere un po' la nostra esperienza.
Fin dall'inizio il "Comedor Popular" (così il suo nome ufficiale) ha coinvolto più di 70 ragazzi, e per tre mesi sono venuti anche dei maestri tirocinanti: abbiamo constatato che la presenza di adulti aiuta molto nel "controllo della situazione", per cui quest'anno sono commensali fissi alcuni professori della scuola (che già l'altr'anno avevano chiesto di poter pranzare in mensa) che di buon grado sono diventati preziosi collaboratori di noi suore. Bisogna sapere che tutti gli insegnanti vivono in altre comunità o nella città di Potosì: le autorità di Vilacaya assicurano loro una stanza per dormire durante la settimana, per il resto i docenti (molto spesso con famiglia al seguito) devono arrangiarsi, e consideriamo pure che la loro attività non si riduce alle ore di insegnamento: riunioni e attività extra li impegnano dalle 6 della mattina alle 8 della sera!
E' stata riconfermata la nostra super cuoca Atanasia, che cucina veramente bene ed il suo lavoro risulta sempre efficiente e puntuale. Come ho già raccontato in più occasioni, il popolo quechua parla molto con il cibo, ed il fatto che i ragazzi ricevano cibo buono e abbondante è un modo per dir loro quanto li amiamo e sono importanti: vi assicuro che le relazioni tra noi e loro sono veramente cresciute! E' bello anche poter offrire un piatto di minestra agli adulti che passano da casa nostra nella tarda mattinata, alle volte dopo aver camminato per ore, o ai malati e vecchietti del paese, come la nostra vicina Guadalupe: cosicchè la mensa ha le porte aperte per tutti, da "buone donne quechua" troviamo sempre un piatto da offrire agli ospiti!
Conoscendo i ragazzi, poco per volta ci avviciniamo anche alle loro famiglie, che alle volte, purtroppo, versano in situazioni di povertà molto marcata: la mensa si è presto rivelata un ponte gettato verso la realtà che ci circonda, alle volte un po' nascosta, ma gradualmente si rivela a noi. Abbiamo imparato ad avere pazienza, giorno dopo giorno le relazioni crescono e le persone si aprono al dialogo, riconoscenti del servizio che prestiamo alla comunità. Le stesse autorità locali cercano di collaborare come possono per il successo dell'opera, e speriamo che anche il comune possa dare un mano con qualche sacco di riso e di pasta... tutto aiuta!
La presenza della mensa ha certamente cambiato i nostri ritmi e tutte le altre attività pastorali, poiché è un impegno costante che richiede presenza e lavoro manuale. Non essendo molte sorelle, per poter continuare le iniziative fuori Vilacaya dobbiamo fare qualche acrobazia, ma siccome siamo gente dalla testa dura, ce ne vuole a farci desistere! Certamente il cuore spazia e vorrebbe garantire servizi come questo anche altrove, ma le possibilità che abbiamo sono limitate, e per adesso diamo il meglio per questo pezzetto di Parrocchia, sognando di poter raggiungere anche altre comunità bisognose...
Fin dall'inizio il "Comedor Popular" (così il suo nome ufficiale) ha coinvolto più di 70 ragazzi, e per tre mesi sono venuti anche dei maestri tirocinanti: abbiamo constatato che la presenza di adulti aiuta molto nel "controllo della situazione", per cui quest'anno sono commensali fissi alcuni professori della scuola (che già l'altr'anno avevano chiesto di poter pranzare in mensa) che di buon grado sono diventati preziosi collaboratori di noi suore. Bisogna sapere che tutti gli insegnanti vivono in altre comunità o nella città di Potosì: le autorità di Vilacaya assicurano loro una stanza per dormire durante la settimana, per il resto i docenti (molto spesso con famiglia al seguito) devono arrangiarsi, e consideriamo pure che la loro attività non si riduce alle ore di insegnamento: riunioni e attività extra li impegnano dalle 6 della mattina alle 8 della sera!
E' stata riconfermata la nostra super cuoca Atanasia, che cucina veramente bene ed il suo lavoro risulta sempre efficiente e puntuale. Come ho già raccontato in più occasioni, il popolo quechua parla molto con il cibo, ed il fatto che i ragazzi ricevano cibo buono e abbondante è un modo per dir loro quanto li amiamo e sono importanti: vi assicuro che le relazioni tra noi e loro sono veramente cresciute! E' bello anche poter offrire un piatto di minestra agli adulti che passano da casa nostra nella tarda mattinata, alle volte dopo aver camminato per ore, o ai malati e vecchietti del paese, come la nostra vicina Guadalupe: cosicchè la mensa ha le porte aperte per tutti, da "buone donne quechua" troviamo sempre un piatto da offrire agli ospiti!
Atanasia, la nostra super cuoca |
La presenza della mensa ha certamente cambiato i nostri ritmi e tutte le altre attività pastorali, poiché è un impegno costante che richiede presenza e lavoro manuale. Non essendo molte sorelle, per poter continuare le iniziative fuori Vilacaya dobbiamo fare qualche acrobazia, ma siccome siamo gente dalla testa dura, ce ne vuole a farci desistere! Certamente il cuore spazia e vorrebbe garantire servizi come questo anche altrove, ma le possibilità che abbiamo sono limitate, e per adesso diamo il meglio per questo pezzetto di Parrocchia, sognando di poter raggiungere anche altre comunità bisognose...
il Comedor è contagioso: chi arriva in Vilacaya ne rimane coinvolto! (sopra: Silvia e Ilaria; sotto: Malù) |
Un anno di mensa
Reviewed by abconsolata
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