Una fede da toccare
Arrivo in Argentina nella mattina dell’8 dicembre 2011. Dopo
quasi una giornata di sonno profondo, nel tardo pomeriggio mi sveglio, e con
suor Marycarmen e suor Enza vado alla Messa nella Cattedrale di Moreno. Al
termine della celebrazione, molta gente si avvicina al Tabernacolo, fa la sua
preghiera, mette la mano sulla porta della “Casa di Gesù”, poi si fa il segno
della Croce ed esce dalla Chiesa.
il crocifisso nella Cattedrale di Buenos Aires |
Questa scena si è ripetuta ai miei occhi molte volte in
molti luoghi di Argentina, e anche qui in Comandancia Frías, luogo da cui sto
scrivendo questo post, la porta del Tabernacolo è segnata dalle tante mani delle
persone che, con il tempo, sono passate per salutare, per avere un contatto con
il Signore.
Una preghiera non solo cerebrale, un modo di esprimere la
fede anche con il tatto, non solo con i sentimenti o i pensieri. Tutto questo
si trova in perfetta sintonia con la “logica” di Dio: anche i Sacramenti si
servono di elementi concreti, che si possono toccare e annusare, come l’olio,
l’acqua, il pane, il vino.
Cattedrale di Buenos Aires, nella centralissima Plaza de
Mayo: al fondo della navata sinistra, si trova un crocifisso le cui gambe hanno
perso totalmente la vernice, a causa del continuo toccare della gente. La
stessa scena si presenta ai miei occhi nei santuari di San Cayetano a Liniers
(Buenos Aires) e della Madonna a Itatí (Corrientes).
la porta del Tabernacolo di Comandancia, con i segni della fede della gente |
In altre epoche della mia vita, avrei considerato questi gesti
come una superstizione, qualcosa che sta fuori dell’ortodossia. Oggi, sarà
perché sono invecchiata ed ho perso il mio integralismo spiritualista, mi
ritrovo a salutare il Signore nello stesso modo, e mi immagino il suo sorriso
compiaciuto, che ha sempre accolto i miei tentativi, più o meno goffi, di
avvicinarmi a Lui, e che gode adesso nel vedermi a scuola di spiritualità, a
contatto con i popoli che incontro nel mio cammino.
particolare del crocifisso nel Santuario di Itatí |
Una fede da toccare
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