Cose di comunità
Questi primi mesi a contatto con la cultura quechua ci hanno
permesso di entrare, in punta di piedi, in questo mondo tanto diverso e, forse
per questo, così affascinante.
Una realtà molto forte nel mondo quechua è la vita
comunitaria, che ha regole ben determinate e molto rispettate. Il servizio
dell’autorità, la presenza ad eventi comunitari, la partecipazione a
celebrazioni religiose, sono alcuni degli elementi che ci sono parsi più
evidenti, ma siamo coscienti che ce ne sono molti altri che ancora non abbiamo
captato.
le autorità tradizionali, con i tipici bastoni, simbolo del loro incarico |
Le autorità
tradizionali
Li abbiamo visti arrivare in chiesa, la nostra prima
domenica in Vilacaya, con i loro bastoni avvolti nell’aguayo, segno della
carica che ricoprono. Si siedono nei banchi della parte sinistra, arrivano
tutti insieme, perché si ritrovano nel Corregimiento (la sede dell’autorità
zonale) e poi se ne vanno di nuovo tutti insieme, per fare la loro riunione
settimanale. In quell’indimenticabile prima domenica, il Corregidor di Vilacaya
ci ha invitate alla riunione: tutti seduti in cerchio, ognuno ha voluto darci
il benvenuto: chi in castellano, chi in quechua.
Con il tempo, le autorità si sono presentate per chiedere la
visita alla comunità, o la celebrazione della Messa. In effetti, una delle
funzioni principali dell’autorità tradizionale, che nella nostra zona si chiama
Kuraqa, è il coordinare la comunità, convocarla per riunioni o altri eventi
come la Messa.
La carica è assunta a turno per un anno, con rotazione delle
famiglie. Il governo di Evo Morales ha ridato all’autorità tradizionale
un’importanza di fatto, e la zona di Vilacaya è organizzata sulla base di
questa struttura originaria.
le autorità (donne e uomini) nella nostra casa, per salutare le sorelle in visita |
Obbligo di presenza
Ci sono molti valori fortemente presenti nella vita
comunitaria: il senso del dovere, il lavoro comunitario, l’autorità come una
forma di servizio. E ci sono elementi, pacificamente accettati da tutti, che
per occhi “stranieri” paiono strani. A tutti gli eventi comunitari c’è
l’obbligo di presenza. Fino a quando sono riunioni, tutto bene: questo può
succedere anche in altre parti del mondo. Però che ci sia obbligo di presenza,
con tanto di firma e verbale, anche per le feste e per la partecipazione della
Messa, questo sì che sembra un po’ forzato, nella mente di una straniera. Alla
festa di carnevale, con la ch’alla al fiume (vedi post di marzo), si è fatto l’appello.
Così in San José de Tambo, uscendo dalla Messa, un signore si è messo a contare
le presenze. E se una persona non partecipa? O giustifica l’assenza, o paga una
multa (in denaro o in ore di lavoro). Anche le Wataqaminas (vedi post di aprile) hanno
l’obbligo di presenza.
L’autorità e il
servizio
Martedì 4 giugno: battono
alla porta che non sono ancora le 8 della mattina: sono i primi Kuraqa
che arrivano per fare pulizia al giardino della Parrocchia. Sono circa 20 e
lavorano tutta la mattina, lottando con le erbacce che hanno infestato gli
ambienti parrocchiali, segno dell’abbandono degli ultimi anni. Avevamo chiesto
al Corregidor una mano per rimettere in sesto il centro parrocchiale, e lui,
come coordinatore delle varie comunità,
si è messo d’accordo con le altre autorità.
Chi assume la carica del Kuraqa, sa bene che dovrà dedicare
ore ed energie per i servizi comunitari: lavori gratuiti per il bene comune. Un
esempio meraviglioso dell’autorità come servizio: il nostro concetto di
autorità è di una persona che comanda gli altri, e se è un buon cristiano, deve
fare uno sforzo per assomigliare a Gesù, che nel Vangelo si mette a lavare i
piedi ai discepoli. La cultura andina ha incorporato la dimensione del servizio
a quella dell’autorità, è una cosa naturale, senza nessuna ascesi o
trascendenza.
Una concezione dell’autorità come servizio per il bene
comune, che ha tanto da insegnare a tutti noi, che molte volte pensiamo al
“capo” come colui che comanda a destra e manca, mentre gli altri sgobbano. Qui
il primo a sgobbare è proprio il Kuraqa.
le autorità prestano il loro lavoro, gratuito e per il bene della comunità |
Cose di comunità
Reviewed by abconsolata
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01:00
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Oramai la seguo con interesse da qualche tempo e spesso inserisco i link che rimandano ai suoi post sul mio blog (https://sinediesineloci.wordpress.com/),
RispondiEliminacomplimenti!!!