“Hermanita, i tocchi sono tre!”
Un forte profumo di incenso ti
investe, all’aprire la porta della Chiesa. Ieri si è celebrata la Festa di
Nostra Signora della Candelaria e l’incenso, abbondante, è stato offerto, in
silenziosa preghiera, dai pellegrini giunti per la Festa da ogni parte della
Bolivia e anche dall’Argentina, dove sono emigrati in cerca di lavoro. Ed ogni
anno, puntualmente, fan ritorno a Vilacaya, terra d’origine, per festeggiare la
loro Madonna, con la bellezza e la
devozione che un cuore di figlio o figlia sa dedicare alla Madre.
le campane della Parrocchia di Vilacaya |
E il giorno dopo, puntuali alle 9
del mattino, noi Sorelle prepariamo la Celebrazione, perché il parroco, P.
Mario, non può venire per celebrare l’Eucarestia. Siamo nuove, proprio nuove in tutto!!! C’è da suonar le campane,
per avvisare la gente affinché si riunisca per la preghiera. Ed è già una bella
avventura ...trovare la scala che porta
la campanile! Una volta imbroccata la scaletta, su su, si giunge in alto fino
alle 5 campane che fanno sfoggio sul bel campanile. Beh, confesso che è anche divertente
suonar le campane e tutte, tranne una che è un po’ rotta, hanno un bel suono
che si sparge per la vallata.
Alcune persone son giunte già in
chiesa e, con gioia, cominciamo la nostra Celebrazione domenicale. Si prega, si
canta, si riflette sulla Parola di Dio che il Signore ci dona e si elevano
spontaneamente preghiere per tante diverse situazioni. Si respira un bel clima
di festa e di fraternità. E chi è preparato, si accosta alla Comunione. Nel
silenzio che segue, si sente aprire la porta, giù in fondo alla chiesa e pian
pianino, con tanto rispetto e senza rumore, va entrando un bel gruppetto di
gente, che si unisce alla preghiera della Comunità.
Ma quale sorpresa per noi, al
termine della Celebrazione, quando una signora ci dice, con tanto rispetto: “Hermanita, noi stavamo aspettando la terza campana,
perché alla prima ci prepariamo, ma alla terza ci avviamo verso la Chiesa! E
oggi abbiamo aspettato a lungo .. e poi abbiamo deciso di venire lo stesso,
perché la terza campana non ha suonato!”. E la gente sorride!
Eh sì, las Hermanitas sono proprio
nuove, non conoscono le tradizioni di Vilacaya! E in più, dopo ogni
scampanata c’è pure il rintocco, uno,
due e tre, così tutti comprendono che è tempo di uscir di casa e dirigersi
verso la Chiesa!
Anche noi sorridiamo divertite e,
ancor una volta sottolineiamo: “Vedete, quante cose dobbiamo imparare! E voi,
con tanta pazienza, dovrete insegnarci le vostre tradizioni! Noi vogliamo
imparare da voi! Perdonateci, non siamo ancora brave campanare, ma vi
promettiamo di fare del nostro meglio, con il vostro aiuto!”. E già Don Juan si
impegna a venire ad insegnarci, domenica prossima, così che la gente sia ben
avvisata e…non abbia scuse per non venire alla Celebrazione!
Una stretta di mano, un sorriso e
un abbraccio: “Arrivederci, Hermanitas! Se avete bisogno di qualcosa, per
favore, non temete di avvisarci, va bene?”. Sì,
ogni persona che incontriamo ci ripete il suo benvenute e lo suggella con uno sguardo che ti fa sentire davvero a
casa!
A ciascuno ripetiamo il nostro
GRAZIE e… stiamo imparando a dare i tre tocchi e… anche i rintocchi
corrispondenti!!!!
suor Gabriella
“Hermanita, i tocchi sono tre!”
Reviewed by abconsolata
on
01:00
Rating:
Nessun commento: