Margarita
Margarita è uno di quegli angeli in carne ed ossa che il
Signore ti manda per dare consolazione, o per far uscire dal guscio di
tristezza in cui una si può racchiudere.
Erano pochi giorni che stavamo in Vilacaya, un po’ tutte
frastornate dal nuovo che incontravamo. L’abbiamo conosciuta per un incontro
casuale di suor Gabriella. Eravamo senza aceto, da quando eravamo arrivate a
Vilacaya. Non so perché - o forse intuisco che è un’ispirazione della
Provvidenza – Gabriella ha voluto andare a comprarlo, al negozietto
dell’angolo, proprio in quella domenica sera. Ed ecco che avviene l’incontro:
una donna con le sue trecce lunghe, il viso consumato dal clima e dalla vita
dura, con due bambine al fianco.
un gruppo di donne la domenica, nella piazza di Vilcaya |
“Madrecita, sono venuta a comprare lo zucchero, ma non l’ho
trovato…”
Aveva camminato tre ore, su è giù per le montagne, ed ora
che si faceva notte, aveva intenzione di ritornare. Suor Gabriella le dà lo
zucchero che abbiamo in casa, poi va al negozio e ne compra un po’ di più, e le
dà anche un po’ di pane e delle banane per il viaggio.
Margarita ci racconta che è vedova, che il marito è morto
quando la più piccola aveva 2 giorni. Vive in Chimola, una delle comunità del
cantone di Vilacaya.
Quella sera abbiamo pregato perché il viaggio suo e delle
sue piccole figlie potesse avvenire sotto la protezione di Maria, una mamma che
se la intende con le mamme.
Margarita è passata dopo una settimana e ci ha portato ciò
che aveva: fave e mais. Ed ogni volta che ritorna in Vilacaya, dove sta
studiando suo figlio Weimar, ci porta un po’ di prodotti del suo orto e ci
racconta un pezzo della sua vita. E così, scopriamo che ha un figlio che se ne
è andato in Argentina e del quale non ha più notizie da vari mesi, con tutta
l’angoscia che una madre può sentire per un silenzio tanto prolungato.
Ci sono altre storie, altri episodi, ma non vado oltre.
Margarita è una delle tante donne povere e provate di questa terra bellissima e
severissima. Una donna che ci ha evangelizzate con il suo dare tutto quello che
ha, con il suo amore di madre per ciascuno dei suoi figli, con la forza di
volontà che la fa camminare ore ed ore per il bene delle sue creature. Un
angelo in carne ed ossa che ci ha fatto uscire dal guscio di tristezza nel
quale, per un attimo, ci siamo racchiuse, ma che il Signore ha voluto rompere
per vivere autenticamente la nostra vita qui, in Vilacaya, dove Lui ci vuole.
Margarita
Reviewed by abconsolata
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17:30
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