El Gauchito Gil

Qui in Argentina non è difficile trovare, ai lati di una strada, un albero addobbato con strisce di stoffa rosse, oppure un altarino, rigorosamente rosso. E chi fa del mercato religioso il suo lavoro, vende la statuetta della Madonna, o di San Gaetano (che dà pane e lavoro) e anche quella del Gauchito Gil. In alcune riproduzioni, ha il viso di un barbuto Gesù Cristo, ma si tratta di un gaucho vissuto nel secolo XIX.

Un altare al Gauchito Gil in Comandancia Frias. Se ho osservato bene,
gli altarini sono sempre posti sotto un albero

Del Gauchito (piccolo gaucho) Gil ci sono varie storie e leggende. Una cosa è certa: la gente lo venera come un santo e gli chiede le grazie. E' una devozione popolare nata nella provincia di Corrientes, però diffusain tutto il paese: altari rossi si possono vedere qui a Moreno, come a Formosa, nel Chaco e anche a Mendoza.

La vita

Una versione sulla vita del Gauchito Gil lo dipinge come una specie di Robin Hood: rubava ai ricchi per dare ai poveri, destando le ire e la persecuzione della polizia. Pur amato e protetto dalla popolazione, un giorno incappò nei suoi perseguitori e fu sgozzato a testa in giù in una pianta di algarrobo. Un'altra versione lo vede come un disertore nella guerra civile con il Paraguay. Il colore rosso deriverebbe dalla sua appartenenza al gruppo dei federali, che combattevano contro gli azzurri. Egli si sarebbe rifiutato di combattere "contro fratelli" e per questo sarebbe stato ucciso. 

Religione fai da te

Davanti a certe devozioni di santi, non è difficile pensare a delle vere e proprie superstizioni. Qui siamo davanti a un caso particolare, in cui il santo è stato "fatto" dal popolo, e la Chiesa non lo ha mai riconosciuto. 

In Argentina ci sono tanti casi di santi "profani" (espressione usata da vari scrittori), e la cosa mi ha fatto pensare molto. Non si tratta di semplici superstizioni: ci sono altre espressioni di questa necessità di manipolare la storia a nostro favore. Qui ci si rivolge a dei personaggi del passato per ottenere grazie, così come si fa con la Madonna. 

Non stupisce la cosa: un paese immenso, che ha sempre sofferto la mancanza di sacerdoti, ha indotto le persone ad arrangiarsi e a creare una religione "fai-da-te", o meglio: un santorale "fai-da-te". A cercare, cioè, delle figure di riferimento alle quali chiedere aiuto nei momenti di bisogno. 

Certamente, è un'espressione religiosa "do ut des": io ti dò una candela rossa e tu mi fai la grazia, oppure: se mi fai la grazia ti prometto che ti porto fiori rossi ogni 8 del mese. 

In altre devozioni, come quella della Difunta Correa, è diffusa l'idea di una certa severità della santa, per cui chi non compie la promessa, dopo aver ricevuto la grazia, sarà castigato con delle disgrazie.