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Un' imprevista visita prevista

Il cielo ha iniziato a minacciare pioggia, con i suoi nuvoloni neri, fin dal pomeriggio del giovedì 22 di novembre. In effetti, il temporale non si è fatto aspettare: durante la notte ci siamo svegliate più volte, al rumore dell’acqua abbondante. Il venerdì non è stato tanto diverso, e le notizie dicono che ha piovuto un po’ in tutta la zona: Sauzalito, Pompeya, Fuerte Esperanza…

Bene, che fare? Ci mettiamo il cuore in pace: monsignor vescovo non arriverà fino a Comandancia Frías, l’ultimo sperduto avamposto della sua diocesi di Saenz Peña… Solo suor Remija non perde la speranza, e non ci permette, alla merenda, di mangiare il dessert, preparato per l’occasione: “E se poi arriva il vescovo?”
La sua visita era prevista fin da giugno, e per questo suor Joan, la nostra nuova superiora regionale, è venuta a Frías, per stare presente a questo evento.

Alle 16,30 il cielo continua minaccioso, ogni tanto scende un po’ di pioggia… mentre siamo riunite per condividere la merenda e la nostra semplice vita, entra un messaggio nel cellulare: “Abbiamo raggiunto Fuerte Esperanza, stiamo per arrivare. Monsignore”. Ci alziamo di scatto dalle sedie e ognuna corre a preparare una parte: i letti per gli ospiti, il refettorio per la cena, l’altare per la Messa… sembriamo i pinguini di Madagascar, e siamo, in effetti, efficienti come loro…

Aspetta, aspetta… alle 19 iniziamo a preoccuparci: in condizioni normali, il viaggio da Fuerte Esperanza a Comandancia Frías dura un’ora e mezza, sono già tre ore che aspettiamo. Verso le 20, ormai decise di andare alla ricerca del vescovo con un uomo del “Consorcio Caminero”, entra un altro messaggio: “Stiamo arrivando”. Meno male!


mons. Hugo Nicolas con le sorelle della comunità e suor Joan Agnes
Monsignor Hugo Nicolás arriva con due seminaristi, totalmente infangati: hanno dovuto spingere fuori il pick up dal pantano almeno due volte! Il vescovo desidera celebrarci la Messa, pensiamo che saremo solo noi sorelle e pochi vicini, invece la Chiesa si popola di varie famiglie.

Il nostro vescovo ci parla della fede (la sua visita alla Parrocchia dell’Impenetrabile ha anche questa finalità: di iniziare ufficialmente l’anno della fede) e ringrazia copiosamente la nostra congregazione per i 20 anni di servizio a Comandancia Frías. Un po’ dispiaciuto perché ce ne andiamo dalla sua diocesi, ci augura molte vocazioni per poter ritornare nel futuro.
Alla mattina seguente i tre “pellegrini” riprendono il loro viaggio: verso Fuerte Esperanza, Sauzalito e Pompeya, dove li aspettano per le Cresime.

Abbiamo il cuore riconoscente per la “Pastorale dell’avventura” (come l’ha definita lo stesso vescovo) che hanno intrapreso per arrivare fino a noi, per dirci “grazie” e benedire il nostro futuro. Anche noi ci mettiamo in viaggio, un poco più tardi, sperando che il tempo si mantenga senza pioggia (per la cronaca: san Pietro intercede per noi e ci concede il cammino sterrato relativamente asciutto e senza inconvenienti).
E così, dopo l’annuncio ufficiale del nostro ritirarci da Comandancia durante la novena e la festa patronale, ecco un nuovo episodio del nostro “voltare pagina”, del nostro dire “Adios” al Chaco…



un momento della Messa

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