Primavera chaqueña
Ho avuto la fortuna di vivere due primavere quest'anno: in agosto, quella del Chaco, in ottobre, quella di Buenos Aires. Vi racconto la prima.
AVVERTENZA: questo
post è altamente poetico…
un lapacho fiorito dà una pennellata di primavera in mezzo alle case di Comandancia Frías |
Cammino pian piano, assonnata e silenziosa, verso la
cappella. Dopo vari giorni di nubi, una mattina tersa, un po’ fresca e limpida.
Alzo gli occhi, e mi sorprende il sole: già sta sorgendo! Quando siamo arrivate
in Frías, 40 giorni fa, si affacciava all’orizzonte solo dopo le Lodi
Mattutine. Mezz’ora in più di luce, un segno tra i tanti che la primavera sta
arrivando.
La data ufficiale per l’inizio della bella stagione è il 21
di settembre, ma qui al nord abbiamo altri ritmi, altro clima… Se in Buenos
Aires sono quasi affogati sotto la pioggia insistente, nel Chaco la terra si
spacca: è il suo silenzioso e gridante “Ho sete!”. Inverno significa freddo e
assenza di pioggia. Alcune borgate isolate si lamentano della mancanza di acqua
da parecchie settimane, noi qui a Comandancia siamo fortunati: il fiume passa e
porta acqua, anche se il suo livello si abbassa notevolmente.
il chañar si staglia sul cielo azzurro, parco di pioggia |
“Il temporale di Santa Rosa” non si è fatto vedere: il 30
agosto, giorno della festa della Santa Patrona d’America, ormai è passato, e il
tradizionale e sperato acquazzone di fine agosto non è venuto.
In mezzo a tutta questa aridità, la vita continua: la vita
delle persone e della natura. Gli alberi sono i più coraggiosi: non aspettano la
pioggia per esplodere: sembra che si siano dati un appuntamento, e quasi
contemporaneamente iniziano a germogliare. La vita trionfa sui rami
rinsecchiti: il chañar e il lapacho offrono generosi i colori vividi dei loro
fiori: il giallo e il fucsia. Mentre l’algarrobo rinnova il suo vestito con
foglioline verde chiaro, che spiccano sulla dominante tonalità brulla del
paesaggio.
La vita continua, nonostante tutto: il tempo corre e la vita
cammina, senza fermarsi, e aspettando la pioggia…
il fiore del lapacho |
Forza che spacca
la superficie dura e senza vita
che spunta su rami rinsecchiti
e fa cantare gli uccelli
ogni mattina, ogni giorno…
Mentre aspettiamo la pioggia
ma la vita continua,
non può aspettare:
germoglia in aridità
e sfida il cielo azzurro…
anche il cactus fiorisce e dice che è primavera |
Primavera chaqueña
Reviewed by abconsolata
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