La Madre dell'Altipiano
La Madonna della Candelora (Virgen de la Candelaria) è
Patrona di Vilacaya: è lei che ci ha accolte al nostro arrivo, proprio nei
giorni della sua festa, il 2 di febbraio.
Arrivando a Copacabana, scopriamo che la Madonna che si venera
nel Santuario è proprio la Madonna della Candelora, ed in effetti la statua è
in tutto simile a quella della nostra parrocchia.
Quasi persa in un immenso altare maggiore, rivestito di oro,
allo stesso tempo brilla al centro di esso, con un vestito rosa, portando in
braccio un piccolo Gesù Bambino.
La Madonna venerata dalla gente |
La gente fissa gli occhi all’immagine, se può arriva il più
vicino possibile, ai suoi piedi. Da qualche mese, infatti, non si può accedere
al Camarín, la cappella che, dietro all’altare, permette di stare alla stessa altezza
della Madonna. Una decisione per la sicurezza del Santuario, dopo il sacrilego furto
di molti gioielli, tra cui la corona della Vergine Maria.
il Santuario |
L’immagine e Potosí.
La statua è opera di un indigeno potosino, che ha avuto un
cammino lungo e tortuoso, prima di offrirci l’immagine sacra. La sua storia è
rappresentata da un dozzina di disegni, appesi alle pareti della Cappella
laterale, alla destra del presbiterio.
Dopo un primo tentativo, rifiutato dalle autorità
ecclesiali, l’artista ritorna a Potosí, e riceve ispirazione dalla stessa
Madonna, che gli appare nel Cerro Rico. Terminata l’opera, ritorna a
Copacabana, caricando la statua nell’aguayo. Attraversa lo stretto di Tiquina
con una barca di totora (fatta di canne), finalmente donando alla devozione di
tutti la Madonna. A suo ricordo e con gratitudine, all’entrata laterale del
Santuario sorge una statua che lo rappresenta.
Che bello scoprire una connessione diretta tra Copacabana e
la nostra Potosí!
Devozione
La devozione alla Madonna ha i suoi gesti e i suoi tempi,
fuori e dentro al Santuario. Come avviene spesso nella cultura andina,
convivono senza problemi riti cattolici e riti tradizionali. In verità, il
tutto rivela armonia, anche alla sensibilità di una straniera come me.
Davanti alla facciata del Santuario sorge una cappella dove
la gente va numerosa, portando con sé molte candele. Le accende, e aspetta che
si consumino, pregando alla Madonna. Quindi passa al Santuario, dove prega
individualmente e partecipa alla Messa. Nei momenti della celebrazione la
chiesa è gremita, addirittura è difficile avvicinarsi all’altare per ricevere
la comunione.
i veicoli addobbati a festa, in attesa della benedizione |
Allo stesso tempo, fuori, decine di auto, camion, bus, adornati
a festa, aspettano la benedizione. Quasi tutti i veicoli sono peruviani, così
come la maggior parte dei devoti: siamo al confine con il Perù, lo si capisce
dalla facilità del commercio ad accettare bolivianos e soles, le monete
rispettivamente di Bolivia e Perù.
Il teologo Victor Bascopé ci spiega la corrispondenza tra la
devozione alla Madonna e la Pachamama: volti femminili che rivelano la
Provvidenza amorosa di Dio. Salendo ai promontori che si stagliano davanti al
Santuario, il Cerro de la Luna e il Cerro del Sol, le famiglie continuano la
ritualità facendo l’offerta alla Pachamama, logica prosecuzione nella logica
andina.
una famiglia riceve la benedizione, vicino all'auto |
Sono millenni che in Copacabana si respira e si vive l’incontro
con il Sacro: il paesaggio è tanto bello che non può non rivelare la bellezza
di Dio. E la fede della gente trova nella Madonna la bellezza dell’amore
divino, che si manifesta nella premura della Madre.
la cappella delle candele |
La Madre dell'Altipiano
Reviewed by abconsolata
on
01:00
Rating:
Nessun commento: