Palo Santo
La città di Palo Santo compie 102 anni nel 2012. Lo dice bene il cartello di legno posto nella avenida, la strada principale, di ingresso al centro urbano, che è un po' il biglietto da visita del paese. In realtà, quasi tutte le città hanno all'incirca cento e pochi anni: sono sorte quando arrivava il treno come piccolissimi centri, e con il tempo si sono ingrandite, soprattutto negli ultimi anni, in cui le colonie (le frazioni isolate) si sono spopolate.
La avenida è anche l'unica strada asfaltata di Palo Santo, le altre sono tutte sterrate. Il paese è nato al km 139 della linea ferroviaria di Formosa. Chiamarono Palo Santo questa stazione non perché nella zona vi sia questo albero caratteristico, che ha il legno profumato, l'ipotesi è che ve ne fosse un unico esemplare nelle vicinanze.
Dalla stazione si è formato inizialmente un paesino, quindi un centro urbano che oggi, con il già accennato spopolamento delle colonie, è notevolmente grande. Per alcuni l'approdare in paese è solo un passaggio, perché molte famiglie si dirigono verso i centri metropolitani come Santa Fé e Buenos Aires.
Nel paese ci sono le scuole fino alle superiori. Per l'università bisogna spostarsi a Formosa o addirittura nel Chaco, a Resistencia. Vi è anche un ospedale, il cui servizio, però, non è eccellente: la gente, se può, si sposta a Pirané o a Formosa per visite e operazioni.
La nostra presenza
Le sorelle negli anni hanno portato avanti un asilo, un ambulatorio, corsi per donne come taglio e cucito, ed un'azione pastorale significativa nelle colonie. Palo Santo era già negli anni Sessanta una delle mete dell'equipe missionaria itinerante, che ha spaziato in territori molto vasti per molto tempo, per non escludere le colonie dalla cura pastorale.
Oggi la comunità si occupa della pastorale della parte urbana, con visite alle famiglie, formazione delle catechiste, il gruppo giovanile, accompagnamento dei malati e dei disabili. Suor Hannah è referente a livello diocesano delle Pontifice Opere Missionarie e dà corsi di formazione ai gruppi missionari.
La avenida è anche l'unica strada asfaltata di Palo Santo, le altre sono tutte sterrate. Il paese è nato al km 139 della linea ferroviaria di Formosa. Chiamarono Palo Santo questa stazione non perché nella zona vi sia questo albero caratteristico, che ha il legno profumato, l'ipotesi è che ve ne fosse un unico esemplare nelle vicinanze.
Dalla stazione si è formato inizialmente un paesino, quindi un centro urbano che oggi, con il già accennato spopolamento delle colonie, è notevolmente grande. Per alcuni l'approdare in paese è solo un passaggio, perché molte famiglie si dirigono verso i centri metropolitani come Santa Fé e Buenos Aires.
Nel paese ci sono le scuole fino alle superiori. Per l'università bisogna spostarsi a Formosa o addirittura nel Chaco, a Resistencia. Vi è anche un ospedale, il cui servizio, però, non è eccellente: la gente, se può, si sposta a Pirané o a Formosa per visite e operazioni.
La parrocchia
Eretta a parrocchia negli anni Settanta, ha come patrona la Madonna Immacolata. E' stata fondata dai missionari della Consolata, che si sono ritirati da Palo Santo circa 15 anni fa. Da allora si sono succeduti come parroci vari sacerdoti diocesani. La parrocchia consta di quattro cappelle urbane e varie nella campagna.La nostra presenza
Le sorelle negli anni hanno portato avanti un asilo, un ambulatorio, corsi per donne come taglio e cucito, ed un'azione pastorale significativa nelle colonie. Palo Santo era già negli anni Sessanta una delle mete dell'equipe missionaria itinerante, che ha spaziato in territori molto vasti per molto tempo, per non escludere le colonie dalla cura pastorale.
Oggi la comunità si occupa della pastorale della parte urbana, con visite alle famiglie, formazione delle catechiste, il gruppo giovanile, accompagnamento dei malati e dei disabili. Suor Hannah è referente a livello diocesano delle Pontifice Opere Missionarie e dà corsi di formazione ai gruppi missionari.
sr Hannah, sr Primarosa, sr Antoniana, sr Mary, sr Teresa |
Palo Santo
Reviewed by abconsolata
on
22:56
Rating:
Nessun commento: