Il "Colegio Santa Teresita"
Dopo alcuni giorni di assoluto silenzio, durante le vacanze pasquali, ecco che a Pasquetta (che qui non è un giorno di festa) il collegio apre i battenti alla mattina presto, quando nel cielo di Mendoza ci sono ancora le ultime stelle che brillano, prima di lasciare spazio alle luci dell'alba...
Primo contatto
Il primo incontro con la realtà del collegio è stato... uditivo! Mentre facevamo colazione, dopo la preghiera delle Lodi, ecco che arrivano i primi ragazzi e alle 7,30, puntuali, si radunano nel cortile interno, prima di dividersi nelle varie classi. Gli adolescenti della scuola secondaria parlano a voce alta, come è tipico nei ragazzi che cambiano la voce e non sanno ancora misurare bene le nuove forze della propria corporeità. Poi suona la campana, ed ecco che si ascoltano meno voci giovanili, mentre iniziano quelle dei prof, con una parlata scandita, chiara e alta, che mi fa ricordare i tanti anni passati sui banchi di scuola...
La realtà del "Colegio Santa Teresita"
860 alunni circa, distribuiti in due turni: il primo inizia alle 7,30 del mattino (sono i più grandi) e il secondo nel primissimo pomeriggio, e finisce alle 18,30. Poi ci sono i piccoli dell'asilo che stanno tutto il giorno, naturalmente. Trenta docenti, tre sorelle che seguono varie aree (pastorale, pedagogia, rappresentanza legale) più tutto il personale amministrativo e logistico. Insomma, una bella squadra, che si percepisce ben affiatata, anche perché - se conosco bene le mie suore - la formazione e accompagnamento dei docenti sono fatti "bene", come voleva il padre Fondatore Allamano, e nello spirito di famiglia.
Origini
Il collegio è un'opera tra le più antiche della regione Argentina: le sorelle sono arrivate qui il 4 gennaio 1955. Nella loro casa c'erano una cucina a gas, quattro siede, un tavolo e quattro letti imprestati, niente altro.
Iniziare con quattro sedie e arrivare ad un collegio che accoglie ragazzi dai 4 ai 17 anni, dà l'idea del cammino fatto in tanti anni di lavoro, però la cosa bella è che la sobrietà si è mantenuta nel tempo, perché realmente l'abitazione delle sorelle è estremamente semplice ed essenziale, e lo stesso collegio non è grandioso.
Il primo maggio del 1955 inizia l'asilo, gestito dalle Missionarie della Consolata, quindi con gli anni la scuola elementare, fino ad aprire, pochi anni fa, anche la scuola superiore. Con l'ampliamento del progetto educativo, chiaramente, anche la struttura è cresciuta: prima un solo piano, poi due, ma sempre rimanendo in dimensioni moderate, niente di mastodontico.
L'inizio è avvenuto nell'incertezza storica: proprio nel 1955 il peronismo aveva attaccato la Chiesa e le sue strutture (vedi articolo su Bartolomé de Las Casas). Tuttavia, dopo le difficoltà iniziali, l'opera è continuata e si è sviluppata, grazie anche al generoso contributo della gente locale che, da subito, si è dimostrata molto accogliente e felice della nostra presenza religiosa.
La pedagogia allamaniana
Sono ormai diversi anni che i nostri collegi in America Latina stanno riflettendo sulla pedagogia. Essendo un istituto religioso non propriamente nato per l'educazione, le missionarie della Consolata si sono chieste: come possiamo dare il nostro "tocco", la nostra "impronta" carismatica all'educazione?
Lo sguardo si è rivolto alle radici, alle fonti del nostro carisma: alla figura del Beato Allamano, nostro Fondatore. Suore e laici docenti si sono fermati e hanno riflettuto sulla figura dell'Allamano per vedere cosa poteva dire oggi alla sfida educativa. Questo processo, iniziato in Brasile, ha poi coinvolto i collegi di Colombia e Argentina, anche attraverso incontri continentali di confronto e proposta.
La pedagogia allamaniana del Santa Teresita
Tra i punti salienti del progetto educativo del Santa Teresita, alla luce della figura del Beato Giuseppe Allamano, ci sono questi:
E' importante sapere che un gruppo di docenti è anche laico missionario della Consolata, quindi vive il carisma MC come una chiamata del Signore nella vita di tutti i giorni.
Primo contatto
Il primo incontro con la realtà del collegio è stato... uditivo! Mentre facevamo colazione, dopo la preghiera delle Lodi, ecco che arrivano i primi ragazzi e alle 7,30, puntuali, si radunano nel cortile interno, prima di dividersi nelle varie classi. Gli adolescenti della scuola secondaria parlano a voce alta, come è tipico nei ragazzi che cambiano la voce e non sanno ancora misurare bene le nuove forze della propria corporeità. Poi suona la campana, ed ecco che si ascoltano meno voci giovanili, mentre iniziano quelle dei prof, con una parlata scandita, chiara e alta, che mi fa ricordare i tanti anni passati sui banchi di scuola...
La realtà del "Colegio Santa Teresita"
860 alunni circa, distribuiti in due turni: il primo inizia alle 7,30 del mattino (sono i più grandi) e il secondo nel primissimo pomeriggio, e finisce alle 18,30. Poi ci sono i piccoli dell'asilo che stanno tutto il giorno, naturalmente. Trenta docenti, tre sorelle che seguono varie aree (pastorale, pedagogia, rappresentanza legale) più tutto il personale amministrativo e logistico. Insomma, una bella squadra, che si percepisce ben affiatata, anche perché - se conosco bene le mie suore - la formazione e accompagnamento dei docenti sono fatti "bene", come voleva il padre Fondatore Allamano, e nello spirito di famiglia.
ragazzi delle superiori al campo scuola 2012 |
Origini
Il collegio è un'opera tra le più antiche della regione Argentina: le sorelle sono arrivate qui il 4 gennaio 1955. Nella loro casa c'erano una cucina a gas, quattro siede, un tavolo e quattro letti imprestati, niente altro.
Iniziare con quattro sedie e arrivare ad un collegio che accoglie ragazzi dai 4 ai 17 anni, dà l'idea del cammino fatto in tanti anni di lavoro, però la cosa bella è che la sobrietà si è mantenuta nel tempo, perché realmente l'abitazione delle sorelle è estremamente semplice ed essenziale, e lo stesso collegio non è grandioso.
Il primo maggio del 1955 inizia l'asilo, gestito dalle Missionarie della Consolata, quindi con gli anni la scuola elementare, fino ad aprire, pochi anni fa, anche la scuola superiore. Con l'ampliamento del progetto educativo, chiaramente, anche la struttura è cresciuta: prima un solo piano, poi due, ma sempre rimanendo in dimensioni moderate, niente di mastodontico.
L'inizio è avvenuto nell'incertezza storica: proprio nel 1955 il peronismo aveva attaccato la Chiesa e le sue strutture (vedi articolo su Bartolomé de Las Casas). Tuttavia, dopo le difficoltà iniziali, l'opera è continuata e si è sviluppata, grazie anche al generoso contributo della gente locale che, da subito, si è dimostrata molto accogliente e felice della nostra presenza religiosa.
La pedagogia allamaniana
Sono ormai diversi anni che i nostri collegi in America Latina stanno riflettendo sulla pedagogia. Essendo un istituto religioso non propriamente nato per l'educazione, le missionarie della Consolata si sono chieste: come possiamo dare il nostro "tocco", la nostra "impronta" carismatica all'educazione?
Lo sguardo si è rivolto alle radici, alle fonti del nostro carisma: alla figura del Beato Allamano, nostro Fondatore. Suore e laici docenti si sono fermati e hanno riflettuto sulla figura dell'Allamano per vedere cosa poteva dire oggi alla sfida educativa. Questo processo, iniziato in Brasile, ha poi coinvolto i collegi di Colombia e Argentina, anche attraverso incontri continentali di confronto e proposta.
la frase che campeggia nel cortile interno, parafrasa per il collegio un'idea importante dell'Allamano per i suoi missionari: l'unità di intenti e lo spirito di corpo |
La pedagogia allamaniana del Santa Teresita
Tra i punti salienti del progetto educativo del Santa Teresita, alla luce della figura del Beato Giuseppe Allamano, ci sono questi:
- l'importanza della persona e della relazione
- l'apertura di cuore al mondo intero
- la spiritualità mariana
E' importante sapere che un gruppo di docenti è anche laico missionario della Consolata, quindi vive il carisma MC come una chiamata del Signore nella vita di tutti i giorni.
Il "Colegio Santa Teresita"
Reviewed by abconsolata
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