Comandancia Frías in tutti i sensi
Prima di raccontarvi
la storia di Comandancia Frías e della nostra comunità missionaria, vi
condivido la mia esperienza attraverso i cinque sensi più uno.
La casa delle missionarie della Consolata è una casetta
semplice, come molte altre nel paese: è situata nella via “Misioneras”, in
mezzo ad altre abitazioni, si distingue perché ha le persiane e le grondaie
blu, e un cespuglio dai fiori gialli che la ripara dalla polvere della strada.
Proprio davanti alla casa delle hermanitas,
abita Ibrahim, un bimbo di 6-7 anni, che gira tutto il giorno in bici. O
meglio: metà del tempo in bici, e l’altra metà ad aggiustarla. Un “toc toc”
alla porta deciso, ma anche delicato, di una manina: “Hermanas, mi imprestate l’infadol?”
infa-dol: penso ad un analgesico… Suor Camila gli risponde: “Sì, Ibrahim, vado
a prenderlo…” e se ne arriva con la pompa della bici, che in castellano si dice
inflador, e che Ibrahim pronuncia
male, con il suo sorriso a finestre aperte.
suor Remija chiacchiera con una donna Wichi |
Poi c’è Alma, che abita accanto a Ibrahim, una bimba di due
anni e mezzo, che tiene una voce che rasenta l’ultrasuono: ti penetra dentro e
raggiunge km di distanza, mi immagino! La bimba chiama suo papà “Marcelo” e i
papà degli altri “papà”. Logica schiacciante, la piccola: suo papà lo sente
chiamare Marcelo da tutti, mentre ascolta i suoi amici più grandi che si
rivolgono a: “papà”... A mezzanotte la si sente ancora con le pile ben cariche,
e non si ferma un solo istante tutto il giorno. Un giorno, durante la liturgia
della Parola, viene nel primo banco con la mano aperta, e dicendo (sempre a
ultrasuoni): “Una caramellina, per favore!”
Ariela, Marcelo e la piccola Alma |
Comandancia Frías è un pullulare di ragazzi e bimbi, che
girano tranquilli per le strade (qui non ci sono praticamente veicoli, eccetto
alcuni pick up e camion che riforniscono il paese), e che quando vedono una
suora, gli gridano: “Hermanita!”, mentre le alzano la mano per salutarla. Oltre
ai piccoli, per le strade sterrate circolano maiali di tutte le dimensioni e
colori, capre, cani e galli con harem al seguito. Quello che pascola fiero
davanti a casa nostra ha un piumaggio colorato da far invidia, e penso che si
vanti per la sua bellezza, quando si erge maestoso sulle sue galline, che lo
seguono. A qualsiasi ora del giorno e della notte, canta pomposo il suo chicchirichì, a cui risponde il gallo
dell’altro isolato, che non vuol sentirsi meno macho del suo collega.
i ragazzi della scuola primaria, nel giorno della festa patria, il 25 maggio |
Quando fa bello, il sole è caldo, la polvere si posa ovunque,
sui vestiti e la pelle. La vegetazione profuma di calore, e la terra si screpola
e indurisce. Quando piove, la natura si ammutolisce per un breve tempo, poi
inizia a cantare insieme alle gocce. Le piante sfoggiano un bel verde e la
terra profuma di umido.
la casa di Carlitos si specchia nella pioggia caduta copiosamente |
Il fiume Bermejito scorre lento, senza rumore. Le sue acque
sono marroni, ma non per questo non riflettono la natura e la luce del sole. Il
corso d’acqua abbraccia Comandancia dentro una grande curva. Forse per il suo
silenzio, per la sua tranquillità, mi ricorda i Wichi, gli aborigeni che qui
convivono con i criollos. Ora una buona
parte di loro abita in case costruite dal governo, in un quartiere a sud del
centro abitato. Fa impressione vederli “urbanizzati”: si percepisce che non è
il loro habitat, ed in effetti alcuni
di loro hanno deciso di andarsene, di costruirsi semplici baracche in mezzo
alla natura, anche se solo a mezzo km da Comandancia Frías.
il fiume Bermejito scorre placido |
Sesto senso
Arrivo a Comandancia durante la novena a Santa Rita. Le
sorelle recitano il rosario con la gente, davanti al piloncino a lei dedicato.
Lo hanno fatto costruire Mario e Norma, quando la loro figlia, a sei anni,
avrebbe dovuto subire un intervento chirurgico rischioso, che però è stato
evitato perché la santa ha ottenuto il miracolo della guarigione. Un giorno
Mirta, che accompagna suo figlio al catechismo, racconta che in casa sua c’è
una statua di santa Lucia, dalla quale suo marito ha ricevuto la grazia di
guarire dalla cecità di un occhio.
Qui il sacerdote arriva una volta
al mese, se non piove. Comandancia Frías fa parte di quella grande area di
America Latina senza prete, che ha saputo coltivare la propria religiosità
nonostante la mancanza della Chiesa istituzionale. E Dio ha saputo rivelarsi come
Emmanuele, Dio-con-noi, come è successo a Mario, Norma, Mirta, e tante altre
persone, che riconoscono il suo passaggio nella loro vita…
Comandancia Frías in tutti i sensi
Reviewed by abconsolata
on
02:00
Rating:
Nessun commento: