povertà zero... nell'alcancia...
"Alcancia..." (pronuncia: alcansìa) mi ripeto dentro la parola che ho sentito pronunciare da Mary e suor Clarita, quando mi hanno invitato a lavorare sabato mattina. Mary, una signora di una certa età che lavora infaticabilmente alla Caritas della Parrocchia del Camino, ha bisogno di una compagna per il suo lavoro di sabato. Le posso dare la mattina, perché il pomeriggio sono impegnata, e lei accetta volentieri.
Mi passa a prendere alle 9 del mattino. Camminiamo, camminiamo... arriviamo alla Parrocchia antica di Merlo, dedicata a Nostra Signora della Mercede. Nel centro Caritas c'è un gran via vai di persone, mi danno una pettorina e scopro cos'è l'alcancia: praticamente un bussolotto per raccogliere i soldi!
Dai cartelli ho capito tutto: la Caritas a livello nazionale propone una colletta annuale per raccogliere fondi, lo slogan di quest'anno è: "Pobreza cero: vida digna para todos" Povertà zero, vita degna per tutti.
Se avessi saputo a cosa andavo incontro, non avrei accettato l'invito: ho una vergogna profonda a chiedere, e perdipiù a chiedere soldi. Ma è stata un'esperienza interessante per conoscere sotto un altro aspetto gli argentini.
Come sempre, si sono distinti per la loro gentilezza: nessuno ha risposto sgarbatamente, anche quando ha detto di no...
I volontari escono due a due dalla Caritas: chi va per i negozi, chi sale sui bus. Un gruppo prepara mate cocido e torta frita in piazza. Altri preparano palloncini da dare ai bambini. Ad ogni persona che contribuisce, le si dà un cioccolatino con un bigliettino di ringraziamento.
In alcuni esercizi la radio commenta l'iniziativa nazionale della Caritas, e la gente non chiede troppe spiegazioni: chi mette spiccioli, chi un po' di più, gli argentini si dimostrano solidali e generosi.
Una signora ci insegue per strada, perché vuole mettere spiccioli, mentre noi non ci accorgiamo di lei... e poi mi dice: "Hermana, benedicimi..." La segno con la croce sulla fronte con molto amore, e dentro di me le auguro di poter fare esperienza dell'amore di Dio.
Verso mezzogiorno saluto Mary e ritorno a casa, mentre lei continua il suo giro con la alcancia, che adesso so bene cos'è...
Mi passa a prendere alle 9 del mattino. Camminiamo, camminiamo... arriviamo alla Parrocchia antica di Merlo, dedicata a Nostra Signora della Mercede. Nel centro Caritas c'è un gran via vai di persone, mi danno una pettorina e scopro cos'è l'alcancia: praticamente un bussolotto per raccogliere i soldi!
Dai cartelli ho capito tutto: la Caritas a livello nazionale propone una colletta annuale per raccogliere fondi, lo slogan di quest'anno è: "Pobreza cero: vida digna para todos" Povertà zero, vita degna per tutti.
il cartello della colletta annuale della Caritas |
Come sempre, si sono distinti per la loro gentilezza: nessuno ha risposto sgarbatamente, anche quando ha detto di no...
I volontari escono due a due dalla Caritas: chi va per i negozi, chi sale sui bus. Un gruppo prepara mate cocido e torta frita in piazza. Altri preparano palloncini da dare ai bambini. Ad ogni persona che contribuisce, le si dà un cioccolatino con un bigliettino di ringraziamento.
In alcuni esercizi la radio commenta l'iniziativa nazionale della Caritas, e la gente non chiede troppe spiegazioni: chi mette spiccioli, chi un po' di più, gli argentini si dimostrano solidali e generosi.
con pettorina ufficiale e scatola di cioccolatini sotto il braccio... |
Una signora ci insegue per strada, perché vuole mettere spiccioli, mentre noi non ci accorgiamo di lei... e poi mi dice: "Hermana, benedicimi..." La segno con la croce sulla fronte con molto amore, e dentro di me le auguro di poter fare esperienza dell'amore di Dio.
Verso mezzogiorno saluto Mary e ritorno a casa, mentre lei continua il suo giro con la alcancia, che adesso so bene cos'è...
povertà zero... nell'alcancia...
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