Guarda, vedi, tocca, annusa, gusta la missione!

Estate ragazzi... ad alta quota!

Ritorno dal Brasile, atterrando a La Paz. Suor Gabriella mi sta aspettando da molte ore in aeroporto: con l’entusiasmo che la contraddistingue, inizia a condividermi l’esperienza dell’Estate Ragazzi che ha vissuto nei giorni della mia assenza, ma siccome è notte, ormai, andiamo a dormire. Il giorno dopo è tutto dedicato al viaggio che ci riporta a casa: usciamo alle 6 della mattina ed arriviamo alle 18: un buon tempo per farmi raccontare l’esperienza e capire l’importanza di questa iniziativa. Ma sarebbe stato sufficiente vedere come i bambini sono cambiati, cosa che ho constatato al mio arrivo a Vilacaya… Ma andiamo per ordine, e ascoltiamo dalla voce di suor Gabriella le avventure di un’ Estate Ragazzi ad alta quota!

il rosario missionario nelle vie del paese
“Ho ricevuto un aiuto prezioso da Maria, che è venuta di proposito dall’Argentina per questa iniziativa, e da Marcela, con le sue mani d’oro, che sanno fare cose meravigliose con qualsiasi tipo di materiale.
Non sapevamo se sarebbero venuti i ragazzi, eravamo pronte a tutto, ma fin dai primi giorni il numero era considerevole, fino ad arrivare a 45 bambini. Erano soprattutto i piccolini, perché i più grandi erano impegnati nei lavori della campagna e della pastorizia, che in gennaio sono particolarmente intensi.
Alcuni canti e dinamiche di animazione, la preghiera, quindi… una visita: Inti e Pepita, due simpatiche marionette, venivano a trovarci e ci insegnavano parole magiche: grazie, permesso, per favore.
E poi… al lavoro! Ognuno impegnato a preparare un lavoretto artigianale, a seconda dell’età e delle abilità di ciascuno.


Verso mezzogiorno, la signora Atanasia arrivava con il pranzo preparato, sempre molto buono. In una di queste occasioni, un bambino mi ha suggerito: “Hermanita, dà il secondo piatto a quel bambino, perché è senza mamma, vive solo con il papà…” Davvero questa Estate Ragazzi ci ha fatto conoscere alcune situazioni familiari difficili, e ci ha permesso di avvicinarci a famiglie con le quali prima non sapevamo bene come entrare in contatto.
Finito il pranzo, un gruppo andava alla fontana per raccogliere l’acqua, un altro puliva gli ambienti e un altro lavava i piatti. Dopo la siesta, di nuovo ci incontravamo per recitare il Rosario Missionario per le strade del paese: i piccoli testimoniavano la fede a tutti noi adulti!...”


alla sorgente per raccogliere l'acqua!

E adesso… sogniamo un “inverno ragazzi” durante le vacanze scolastiche di luglio, con la speranza di avere una partecipazione significativa anche dei più grandi, che durante l’estate lavorano nella campagna. Nel frattempo, non passa la giornata senza che alcuni dei nostri piccoli amici dell’estate si presenti alla porta per farci visita, segno che la relazione costruita insieme continua nel tempo. E questo ci fa felici. 

i capolavori dei nostri ragazzi
Estate ragazzi... ad alta quota! Estate ragazzi... ad alta quota! Reviewed by abconsolata on 01:00 Rating: 5

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