Lo Spirito, i frutti e il sangue
L’anno liturgico cristiano segna apparentemente il
calendario tradizionale andino. Dico apparentemente perché, nell’incontro
plurisecolare della cultura quechua con la religione dei conquistatori, c’è
stato un adattamento di date, che ha fatto coincidere feste cristiane e feste
della religione tradizionale andina. Questo è il caso della festa di
Pentecoste, che in quest’anno abbiamo potuto conoscere nei suoi diversi
componenti.
Domenica 8 giugno: prevedevamo poca partecipazione alla
Messa delle 9, perché già alle 7 la gente è partita per Vitichi, dove c’è la
feria dello Spirito: i contadini portano i loro prodotti e generalmente barattano
con altri prodotti. Dicono che la Messa dello Spirito è molto partecipata nel
paese nostro vicino di casa (a soli 26 km di distanza). A Vilacaya arriva,
infine, un numero discreto di persone, e molte portano i frutti della terra per
farli benedire. Anche noi suore portiamo ai piedi dell’altare una zucca del
nostro orto e qualche foglia di spinaci di nostra produzione, i più presentano
granturco e patate, alimenti base della zona e prodotti tipici dei nostri
campi.
i prodotti davanti all'altare |
Venerdì, 6 giugno: andiamo a Potosí per documenti, e ci
troviamo la strada di accesso al Cerro Rico piena di lama, tutti adornati con
fiocchi colorati. Sono moltissimi, belli e grandi. “E’ per la ch’alla dello
Spirito”, dice una signora. Già ci avevano detto che per Pentecoste si immolano
decine e decine di lama nelle miniere: il loro sangue ch’alla le gallerie dove,
da 500 anni, i minatori estraggono l’argento.
Poco fuori Potosí, c’è il santuario al Signor di Manquiri: è
lo Spirito Santo, molto venerato nella zona. Anche la città festeggia, con i
divertimenti delle feste patronali e con un pan dolce rotondo, tipico del
giorno: si dice che a Potosí ogni festa ha il suo pane speciale. Arrivando in
città il giorno dello Spirito, abbiamo subìto gli effetti di Manquiri, con un
ingorgo di pulmini fatale. Ma per quanto riguarda il Santuario e il
pellegrinaggio notturno a piedi, ve ne parlerò in altra occasione, quando avrò
la fortuna di andarci…
Lo Spirito, i frutti e il sangue
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