Morir antes que esclavos vivir
L’inno nazionale è cantato con affetto e intensità nelle
scuole, nelle istituzioni pubbliche, e l’onore alla bandiera è molto sentito in
tutti i boliviani. E’ una caratteristica dell’America Latina questa attenzione
ai simboli della patria, cosa che colpisce un’italiana che, lo sa bene, lei
stessa e i suoi connazionali hanno imparato l’inno solo durante i mondiali di
calcio.
6 agosto, festa nazionale della Repubblica Boliviana, oggi
Stato Plurinazionale. Tutti gli studenti, professori, autorità originarie e
cittadini in generale sfiliamo per le strade impietrate di Vilacaya, fino a
disporci davanti all’altare patrio: due splendidi fullos, coperte tessute a
mano dalle nostre abili donne, fanno da sfondo ai quadri di Simon Bolivar e
José María de Sucre, padri della patria libera.
l'altare patrio |
Con un’intensità particolare, oggi si canta l’inno, che nel
ritornello ripete tre volte: “Morir antes que esclavos vivir”: morire,
piuttosto che vivere da schiavi. Anche la melodia dà un’enfasi particolare a
questa frase.
Il momento culminante della celebrazione è la sfilata
davanti all’altare patrio: divisi in gruppi – gli studenti, i professori, le
autorità, la parrocchia, l’equipe sanitaria, il comitato per l’acqua potabile…
- si marcia a ritmo con la musica, e davanti all’altare si stende la mano verso
i simboli della patria, mentre l’altra mano tocca il cuore.
sfilata con copricapi tipici |
Eccoli, i nostri piccoli e giovani: passano davanti al
tricolore: morire, piuttosto che vivere schiavi. Ma che libertà possiamo
offrire alle nuove generazioni? La schiavitù della disoccupazione, o la libertà
di sudare con la propria fronte e costruire una vita degna?
Ecco le donne, con la mano al cuore e l’altra al tricolore:
ma che libertà le assicura alle donne, questo stato che a mala pena fa i primi
passi per difenderle dalla violenza domestica? (nota: fino a pochi anni fa, una
donna che andava alla polizia per denunciare una violenza, era costretta a
ritornare a casa da suo marito).
Morir antes
que esclavos vivir: auguri, Bolivia. Paese meraviglioso, ricco di
culture e popoli, con una natura mozzafiato e ricchezze a torrenti nelle sue
viscere. Nonostante tutto, hai saputo vivere, e non solo sopravvivere, nel
corso dei secoli di schiavitù, ed oggi il mondo ti sfida a ritrovare nuove
forme di libertà vera.
Morir antes que esclavos vivir
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