Visite gradite
Ormai sta diventando una tradizione: in luglio ed agosto la
nostra casa apre le porte per accogliere amici e amiche che vengono a
condividere qualche giorno con noi, in coincidenza con le vacanze invernali
sudamericane, ed estive europee.
Malù e Carmen ci regalano la "fregona" per facilitare i nostri lavori casalinghi |
L’altr’anno hanno aperto i battenti la famiglia di Laici
Missionari della Consolata composta da Luis, Betty e Lluvia, venuti da Buenos
Aires. Quest’anno sono venute Malú e Carmen dalla Spagna, due professoresse in
gamba e molto simpatiche, quindi è stata la volta di mia mamma Maria, insieme
a Elisa, Ilaria e Silvia, tutte
provenienti dalla provincia di Cuneo.
E’ bello aprire le porte di casa e soprattutto le porte del
cuore e fare spazio nella propria vita ad altre persone. Era saggio san
Benedetto, che metteva l’ospitalità come una delle prime cose importanti per i
suoi monaci. L’ospitalità fa crescere, intreccia le vite, e tutto cambia.
Salutando le nostre ospiti alla loro partenza, il cuore si stringeva, segno che
avevano trovato il loro posto nella nostra vita.
Valigie giganti, e colme di cose da regalare alla comunità o
ai poveri, gli occhi ben aperti e molte domande da fare, scoprendo poco per
volta il nuovo mondo. La macchina fotografica in missione permanente, ed un
quaderno per scrivere il diario di bordo. Molta voglia di comunicare,
nonostante i problemi di lingua, ma i sorrisi, si sa, sono poliglotta!
suor Gabriella presenta Maria, Elisa, Ilaria e Silvia ai ragazzi della mensa |
La nostra gente ha dato il meglio di sé quanto ad
ospitalità, e notando l’assenza delle visite, chiedeva con interesse dove si
trovavano, come stavano e quando sarebbero ritornate.
Sicuramente l’esperienza in Vilacaya è un momento forte per
chi la vive: il contatto con una cultura originaria dalle radici millenarie è
come chi si affaccia ad uno scrigno colmo di gioielli splendenti. L’unica cosa
che si può fare è aprire la bocca nello stupore e lasciare che questo tesoro ci
colmi gli occhi e il cuore.
Al salutarci, le nostre ospiti hanno dimostrato molta
gratitudine per l’accoglienza ricevuta, ed ammirazione per la nostra vita
missionaria. Cerchiamo di vivere, giorno per giorno, con radicalità la nostra
vocazione, non ce ne vantiamo, perché sappiamo che di “polvere siamo fatti”,
come dice la sapienza dei salmi, però fa piacere che gli altri percepiscano
questo sforzo, e ancor di più ci colma di gioia sapere che possiamo donare la
nostra semplice testimonianza di vita consacrata per la missione.
Ah, prima di finire, non
voglio dimenticare di scrivere che le porte della nostra casa sono sempre
aperte, e anche quelle del nostro cuore…Ilaria e SIlvia servono il pranzo alla mensa |
Visite gradite
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