Mamma missionaria
E’ stato uno dei regali più belli della mia vita: accogliere
mia mamma nella missione di Vilacaya. C’è stata l’occasione di un gruppo di
giovani della mia diocesi che venivano a fare la loro esperienza, e lei si è
unita al gruppo. La cosa interessante è che non è stata solo una semplice
compagna di viaggio, ma una vera e propria animatrice delle giovani: le
chiamava per coordinare incontri, valigie, biglietti… Sì, la sua esperienza non
è iniziata il 2 agosto, nell’aeroporto di Malpensa, erano mesi che stava
preparando il tutto. Ha raccolto roba per bambini e ragazzi, che mamme amiche e
amiche delle sue amiche hanno donato generosamente. E poi, tutto il lavoro di
controllo di ogni vestito, perché solo quelli che meritavano potevano prendere
il volo per la Bolivia: “Vabbè che sono poveri, ma non sono dei pezzenti!” mi
commentava al telefono, riferendosi ai nostri piccoli.
Grazie a Dio, la sua salute non ha avuto nessuno sobbalzo
per l’altitudine; il clima ha accompagnato, e così sia mia mamma Maria che io
abbiamo potuto godere al massimo le tre settimane insieme. Mi faceva sorridere
come, verso il termine del suo soggiorno, già iniziava a confondere italiano e
spagnolo, pregando il Gloria al Padre e l’Ave Maria!
festeggiando il compleanno di mia mamma |
E’ stato un tempo anche di turismo: il tour del Salar di
Uyuni fino alla laguna Colorada e ai geyser ci ha viste trottare per migliaia
di kilometri, ed arrivate a quasi 5000 metri, con il freddo terribile della
mattina, davanti alla piscina naturale di acqua calda, è stata lei a dare il
coraggio a tutto il gruppo, che per il freddo non trovava la forza per mettersi
in costume da bagno. Una sensazione così speciale ci ha dato quel bagno, che
l’abbiamo ringraziata più di una volta.
Dopo una settimana di turismo, si è chiusa nella stanza dei
telai “Perché ho molto lavoro da fare” e di fatti ha cucito a macchina una
settimana, fino allo stremo delle forze.
Un giorno, mi dice, con aria quasi stupita: "Ma sai che è la prima volta che sto fuori di casa tanto tempo!?" Una vacanza, la prima vacanza lunga, e la meritava tutta.
Questa è la mia mamma, e ne sono orgogliosa!
Questa è la mia mamma, e ne sono orgogliosa!
nelle mani di mia mamma: sfruttando l'effetto ottico dell'assenza di campo nel Salar di Uyuni |
Mamma missionaria
Reviewed by abconsolata
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