Buon Natale!
Se Gesù fosse nato nell’altipiano andino, sarebbe nato al
freddo al gelo, come a Betlemme. In una regione semiarida, calda di giorno e
fredda di notte, come la Giudea. Sua mamma avrebbe avuto i capelli neri, come
Maria, ma con due enormi trecce, ed un elegante cappello di feltro. Avrebbe
goduto del calore della mamma, avvolto in un coloratissimo aguayo, e avrebbe
camminato ore e ore, sulla sua schiena, per i sentieri ripidi e rocciosi delle
nostre valli.
Se Gesù fosse nato nell’altipiano, l’impero Inca si sarebbe
convertito alla croce di Cristo, e, chissà, l’avrebbe portata all’Europa: croce
e spada, anche in questo caso? Beh, conoscendo l’aggressività dell’impero
dell’altipiano, sarebbe stato molto probabile…
E’ vero, la storia non si fa con i “se”, ma l’incarnazione
ci permette di sognare e immaginare: Dio ha posto la sua tenda in mezzo a noi,
è uno di noi, è il Dio-con-noi!
Ha spezzato la solitudine che ogni persona prova, prima o
dopo, nella vita. Ha assunto i tratti somatici di un popolo e la sua cultura, e
continua ad incarnarsi nei popoli e nelle culture che si aprono alla sua Buona
Notizia. In questo il popolo andino è ammirabile: ha aperto la porta a Cristo
senza lasciare le sue credenze e la sua visione del mondo, e il tutto senza
drammi, al contrario: mantenendo un’armonia tra i diversi.
un bambino viaggia sulle spalle della mamma, in un autobus |
Ti auguro, in questo Natale, di trovare il Dio Bambino e
poter godere la sua tenerezza: Dio si fa piccolo per poter stare vicino a te, a
me, a tutti noi.
Buon Natale!
Reviewed by abconsolata
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01:30
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