Il giro del mondo in 150 giorni

Vabbè, lo so… già Jules Verne aveva pensato ad un giro in 80 giorni, ed oggi, con i mezzi che ci sono, forse in poche ore lo si può fare. Non è che siamo arretrati, solo ci siamo presi il tempo per fare bene il nostro viaggio: 150 bambini delle elementari, distribuiti in 5 scuole rurali, armati di passaporto e valigia missionaria, hanno visitato Oceania, Africa, Europa, Asia, con ritorno in America. Non è stato un viaggio turistico, bensì missionario: il saluto dell’Infanzia Missionaria è “Dei bambini del mondo… sempre amici!” e pertanto la visita ad ogni continente aveva come finalità la conoscenza di altri bimbi, diventarne amici e pregare per loro. Il mezzo privilegiato per il nostro viaggio è stato il Trenino Tino, di cui lascio il link (nel caso vogliate utilizzarlo per le vostre prossime vacanze).

Personalmente, ho voluto questo viaggio anche per una ragione educativa: lo studio della geografia è quasi assente dalle lezioni delle nostre scuole, pensate che un giorno ho incontrato, seduti su una panchina della piazza, tre giovanotti, tutti assorti nella lettura di un libro. Li saluto, mi avvicino, e stavano davanti a un planisfero, completamente persi. E mi chiedono: “Hermanita, dove si trova la Francia?”.

appassionante safari in Kenya

Mi ha sempre sorriso la possibilità di fare lezioni di “geografia viva” sfruttando il nostro essere missionarie, ed il bagaglio di esperienze che portiamo come famiglia in 4 continenti; questa opportunità mi ha permesso di realizzare il progetto. E così, in Oceania abbiamo costruito una barca in origami per poter raggiungere i bambini delle numerose isole. In Africa abbiamo preparato un binocolo per poter fare un meraviglioso safari tra gli animali del Kenya. In Europa, Silvia, Elisa e Ilaria (venute a proposito dal continente visitato!) hanno preparato un sacco di belle dinamiche e giochi che hanno entusiasmato i bambini. In Asia, abbiamo scoperto che in India e Sri Lanka usano gli elefanti per il lavoro nei campi ed il trasporto, e visto la storia di Anil, un bambino amico degli elefanti.

la barca per raggiungere i bambini di Oceania

Di ritorno in America in ottobre, proprio nel mese missionario, è stata la volta dei popoli originari, con tutto il tesoro di sapienza che possiedono, e dei bambini dell’Infanzia Missionaria, sparsi in tutto il continente, ed una domanda: come bambino missionario, cosa posso fare io nella mia famiglia, nella scuola, con gli amici?

Non so bene cosa rimarrà nella mente e nel cuore dei nostri bambini, spero che si siano aperti un poco i loro orizzonti, e che ci sentano come una presenza positiva nella loro vita. I maestri ci dicono che ci aspettano con tanta voglia tutto il mese, e nei nostri cuori i loro volti, sorrisi, alle volte gli sguardi tristi si sono scolpiti e quasi tutti i giorni li ricordiamo nelle nostre preghiere della sera.