Identikit del Missionario
Uomo o donna che sia, è facile distinguere un/a missionario/a. Generalmente veste indumenti (o porta oggetti) esotici. Se gli chiedi di che cosa si tratta, si illumina in volto e inizia parlarti di popoli lontani, ma molto presenti nel suo cuore.
Altro segno particolare è un accento strano e l'intercalare costellato da espressioni non italiane, che solo lui/lei capisce, ma soprattutto che non si rende nemmeno conto che non sono capite dagli altri.
Lo sguardo alle volte si perde, e richiamato chiede scusa, e dice che stava pensando a quel paesino sperduto, o a quella persona là, perchè... ecc... ecc...
Un vantaggio della missione, è che guarisce il missionario dalla frenesia dell'Occidente (anche se non tutti riescono a guarire...) e si allena a una gran flessibilità di fronte a imprevisti e cambi di programma. Se non fosse così, sarebbe già morto di crepacuore in certi contesti pastorali e sociali! Ma questo significa anche che, rientrato in Italia per vacanze o servizi vari, può apparire svampito/fuori dal mondo/poco dinamico. Lo stesso riesce a fare tutto, senza affliggere troppo il fegato.
Domani inizia il mese delle missioni, che già al principio del XX secolo il Beato Giuseppe Allamano sognava come tempo per sensibilizzare la Chiesa europea all'annuncio ai non cristiani. La piccola (scherzosa) descrizione che avete letto vuole essere un omaggio a tutti i missionari e missionarie sparsi nel mondo, un GRAZIE per quello che fanno e anche un modo per chiedere PREGHIERE, perché possiamo sempre ardere del fuoco, dell'entusiasmo dell'incontro con Dio, un fuoco che consuma per gli altri e che incendia - con la testimonianza e la passione - anche i cuori di coloro che cercano Dio.
Altro segno particolare è un accento strano e l'intercalare costellato da espressioni non italiane, che solo lui/lei capisce, ma soprattutto che non si rende nemmeno conto che non sono capite dagli altri.
Lo sguardo alle volte si perde, e richiamato chiede scusa, e dice che stava pensando a quel paesino sperduto, o a quella persona là, perchè... ecc... ecc...
Un vantaggio della missione, è che guarisce il missionario dalla frenesia dell'Occidente (anche se non tutti riescono a guarire...) e si allena a una gran flessibilità di fronte a imprevisti e cambi di programma. Se non fosse così, sarebbe già morto di crepacuore in certi contesti pastorali e sociali! Ma questo significa anche che, rientrato in Italia per vacanze o servizi vari, può apparire svampito/fuori dal mondo/poco dinamico. Lo stesso riesce a fare tutto, senza affliggere troppo il fegato.
Domani inizia il mese delle missioni, che già al principio del XX secolo il Beato Giuseppe Allamano sognava come tempo per sensibilizzare la Chiesa europea all'annuncio ai non cristiani. La piccola (scherzosa) descrizione che avete letto vuole essere un omaggio a tutti i missionari e missionarie sparsi nel mondo, un GRAZIE per quello che fanno e anche un modo per chiedere PREGHIERE, perché possiamo sempre ardere del fuoco, dell'entusiasmo dell'incontro con Dio, un fuoco che consuma per gli altri e che incendia - con la testimonianza e la passione - anche i cuori di coloro che cercano Dio.
BUON MESE MISSIONARIO!
Identikit del Missionario
Reviewed by abconsolata
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