Pronta PER SEMPRE
Bisogna ammettere che Bauman è stato un genio a coniare la
felicissima espressione “società liquida” per definire il nostro tempo (di ieri
e forse anche di oggi). Sappiamo che l’acqua si adatta al contenitore: non ha
una forma, la prende di volta in volta. Così è la cultura dominante odierna:
non ci sono realtà ben definite come un tempo. Per esempio, nel passato la
famiglia era un’istituzione data per scontato, la base della società. Oggi non
solo si dissolve facilmente, ma si mette pure in dubbio la sua fisionomia con
la questione del gender, per cui persino la semplice domanda: Sesso M o F?
riceve una risposta dai contorni sfumati. E la liquidità si riflette anche in
economia (da buona marxista dovrei dire che è la struttura base da cui derivano
le altre…): solo adesso c’è tanta propaganda dei contratti a tempo
indeterminato, ma fino a pochi mesi fa erano miraggi, quello che esisteva era
un lavoro per qualche mese, o qualche giorno. Già solo focalizzando la
liquidità della famiglia e del lavoro, si intuisce facilmente le conseguenze disastrose
di questo modello di pensiero e di società. Ma questo articolo non vuole essere
né una dissertazione sociologica, tanto meno filosofica. Vorrei raccontarvi il
passo che sto per dare.
le sette sorelle che ci siamo preparate ai voti perpetui |
Sono in Italia ormai da un anno per prepararmi al PER
SEMPRE: una scelta di vita che pare in netto contrasto a quanto descritto
prima. Ma io non vivo sulle nuvole, sono piuttosto il prodotto di questa
società dal pensiero debole, e vi assicuro che passare ad una scelta definitiva
per la mia vita non è una cosa tanto pacifica. E’ per questo che mi sto
preparando da così tanto tempo. I religiosi e le religiose hanno, da sempre, un
periodo in cui, pur avendo professato obbedienza, castità e povertà e pur
essendo consacrati al 100%, rinnovano per diversi anni la loro consacrazione,
fino alla cosiddetta professione perpetua. In Bolivia è molto semplice spiegare
tale pratica, perché nelle Ande il matrimonio è preceduto da un tempo di
convivenza, durante il quale nascono i primi figli, e che poi è suggellato dal
matrimonio vero e proprio, anche se già prima si tratta di una relazione
stabile. Io più o meno mi ritrovo nella stessa situazione: ormai sono suora
missionaria da 8 anni, ed è giunto il momento di dire il mio SI’ PER SEMPRE al
Signore.
Figlia di una società dai contratti a tempo determinato, la
mia stessa storia è andata avanti a scadenze fino ad oggi: gli studi alle
superiori, quindi l’università, quindi la prima formazione nella congregazione,
quindi le varie tappe del mio cammino (noviziato, studi, missione), quindi…
adesso un “per sempre” che esclude tempi circoscritti. Novità profondamente
nuova nella mia vita. Sarà per questo che mi è sorto uno strano dolore al
fianco destro… ho fatto esami, e nulla. Suor Linda ha lapidariamente
commentato: “Questo disturbo finirà con la professione perpetua”. Ma non mi
dispero. Un grande santo, in tempi non sospetti, ha avuto una crisi alla
vigilia del suo voto definitivo di castità, eppure lo ha fatto, e lo ha vissuto
in pienezza: era Don Bosco, ed è vissuto un secolo e mezzo fa!
a Nepi, condividendo sogni e passioni con il Consiglio Generale |
Ma qual è il segreto? Non intendo solo per la vita
religiosa, penso anche ai matrimoni “fin che morte non vi separi”. L’ho
imparato poco per volta in quest’anno di preparazione; l’ho intuito nella
preghiera, l’ho ascoltato dalla voce delle mie sorelle più grandi, l’ho letto
nei libri di spiritualità: si tratta di vivere un giorno alla volta,
impegnandosi OGGI a vivere in pienezza il PER SEMPRE. Oggi come se non ci fosse
altro giorno che oggi. E chiedere la grazia al buon Dio di aiutarmi oggi, nella
fiducia che si tratta di un Dio fedele, generoso e provvidente. Che Dio ci
benedica in questa meravigliosa avventura! Posso dire serenamente che sono
pronta per farlo. Pronta PER SEMPRE.
Pronta PER SEMPRE
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