Un mese di Bolivia
Come passa il tempo! E’ un’espressione che molte volte
ricorre nel nostro parlare quotidiano. Già: è ormai passato un mese da quando
sono ritornata in Bolivia, ma devo dire che il mio spirito ci ha messo un po’
di più ad atterrare. I mezzi di trasporto sono molto veloci, ma la persona ha
bisogno dei suoi tempi, per questo mi sono messa ad osservare, come se fosse la
prima volta.
Tutto nuovo, tutto
uguale
Ciò che ho constatato, è che ci sono molte novità, e allo
stesso tempo nulla è cambiato.
Tutto nuovo: soprattutto nelle relazioni. L’ho capito il
sabato, al mercato di Tres Cruces: le sorelle salutavano ed erano salutate di
continuo. Alle volte persone conosciute, altre per me nuove. La comunità ha
continuato a camminare speditamente in un anno, ed ecco che la conoscenza della
gente e la crescita delle relazioni non si è arrestata, e questo mi fa molto
piacere. Se penso ai primi sabati, nel 2013, quando eravamo solo delle
straniere, e nessuno ci considerava… Anche i ragazzi sono cresciuti, in
centimetri e soprattutto in personalità. Alcuni sono ormai nell’adolescenza
piena, certi ragazzi hanno cambiato la voce, certe ragazze ormai sono donnine.
Tutto uguale: ma nonostante i cambi, continuano la stessa
passione per la gente, le scelte radicali di vita missionaria, i problemi e i
successi, la cultura quechua che affascina e avvolge/coinvolge.
la parrocchia di Vilacaya |
Bolivia, un anno dopo
Ho lasciato la Bolivia ad un mese dalla vittoria
schiacciante di Evo Morales nelle elezioni del 2014. Ritrovo oggi scritte “Si”,
“No” un po’ dappertutto: segni del recente referendum che ha visto perdere il
Presidente, che chiedeva il cambio della Costituzione per essere rieletto una
terza volta. Sta cedendo il suo potere? Che ne sarà della politica
“estrattivista” del governo, adesso che i metalli hanno avuto una caduta di
prezzo? I cambi climatici: quanti danni per le gelate e la grandine, sempre più
frequente e devastatrice… che ne sarà della sicurezza alimentare tanto
auspicata? Saranno i semi OGM a “salvare” i contadini, molto restii ad usarli?
Lo scopriremo solo vivendo, diceva una nota canzone, e noi
saremo qui, a fianco della nostra gente.
Un mese di Bolivia
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