Guarda, vedi, tocca, annusa, gusta la missione!

Avevo sete…

Un giorno il Signore verrà, e dirà: “Avevo sete, e mi avete dato da bere… Venite, benedetti dal Padre mio!” Ma questa immagine, che Gesù ha raccontato ai suoi per spiegare il valore della vita e delle relazioni, non si capisce fino in fondo se non si vive in una zona semi desertica come è la Palestina di Gesù, o l’altipiano andino. Avere sete, non avere acqua…

In quest’anno Giubilare, nel quale tanto riflettiamo sulle opere di misericordia, ci troviamo qui in un’epoca difficile e delicata per la gente: ha piovuto poco, le gelate e la grandine hanno fatto il resto. Insomma, non c’è stato praticamente raccolto, e già ad aprile (mese in cui dovrebbero appena finire le piogge) era crisi idrica. E’ una coincidenza triste: veramente qui dar da bere agli assetati e dar da mangiare agli affamati è all’ordine del giorno.

la scuola di Sunchu Pampa al gran completo
In marzo abbiamo fatto un giro veloce a varie scuole della parrocchia, per programmare le attività pastorali dell’anno. “Se abbiamo tempo, passiamo anche a Sunchu Pampa” ci siamo dette. Non sapevo perché, però qualcosa mi spingeva verso questa scuola, tanto amata e ricordata, pensando all’umiltà delle famiglie. La Provvidenza ha fatto il resto: ci è rimasto tempo, e ci siamo andate. Il Direttore Martyrian, un uomo di poche parole ma dal cuore grande, aveva l’aria particolarmente preoccupata. “Hermanitas, è da ottobre che non abbiamo acqua!” ci dice con pena. “Si è rotta la pompa e, anche raccogliendo dal pozzo con un secchio, già è scarsa…”.
Non c’è acqua per bere, per cucinare, tantomeno per lavarsi. I professori che lavorano nella campagna sono abituati a privazioni, ma la loro preoccupazione è verso i ragazzi: “E’ per loro, hermanita, non è per noi…”

Lo rivediamo in Puna una mattina, ci dice che ha cercato di aggiustare da solo la pompa, ma ha bisogno odi un tecnico per il suo giusto assemblaggio, per questo ha chiesto aiuto al municipio.
Ritorniamo a Sunchu ogni mese, in maggio ci consegnano un progetto richiedendo fondi per una grande cisterna per raccogliere l’acqua piovana dal tetto del campetto coperto. In agosto, finalmente, possiamo rispondere alla richiesta. “Abbiamo buone notizie, Direttore: abbiamo trovato i fondi per il progetto!” Già per telefono Martyrian si dimostra molto soddisfatto. Arrivate a Sunchu Pampa il giorno seguente, consegniamo i soldi e due lacrime scendono sulle sua guance.

l'arido paesaggio attorno a Sunchu Pampa
Arrivano tutti i professori, i due signori che fanno parte della Giunta Scolastica. Com’è usanza, ognuno prende la parola ed esprime la sua gioia e gratitudine. Altre lacrime scendono sulle guance, anche sulle nostre. Diciamo che sempre abbiamo conosciuto l’amore e impegno che questo gruppo di professori ha avuto verso i ragazzi, e che è un piacere poter aiutare gente di buona volontà come loro. 

“Hermanita, finite le feste della Patria, già inizieremo i lavori!” Devono infatti preparare una base sulla quale poggerà la cisterna da 10.000 litri. “E poi faremo una inaugurazione, prepareremo chicha e cibo e faremo festa!”

E già per ringraziarci, ci offrono tre piatti di cibo all’istante! Sarà una festa succulenta, una festa di abbondanza per chi soffre la necessità, una festa della vita, perché l’acqua è vita. 
Avevo sete… Avevo sete… Reviewed by abconsolata on 02:00 Rating: 5

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