Auguri, amica fedele!
Il 50% del nostro tempo pastorale è vissuto sulla jeep,
viaggiando verso le nostre numerose comunità della Parrocchia. Alle volte
mezz’ora, alle volte più di 60 minuti di viaggio per raggiungere chi ci sta
aspettando. Tra i saliscendi del percorso, gli scossoni del terreno
accidentato, il caldo del sole e il cuore che batte nell’attesa dell’incontro,
c’è un’amica fedele che non ci abbandona mai: è la Radio ACLO. Con la sua
frequenza AM la radio supera gli ostacoli naturali e raggiunge ogni angolo
recondito dell’Altipiano Potosino.
In agosto, ACLO ha compiuto 50 anni di servizio, un servizio
qualificato che merita un ricordo tutto speciale e colmo di gratitudine. Si
tratta di una iniziativa dei Gesuiti di Bolivia, che sempre e in ogni luogo si
distinguono per un servizio al passo con i tempi e alle volte persino
profetico. Radio ACLO è trasmessa in spagnolo, ma molte volte ci sono messaggi,
reportage e pubblicità in quechua. E’ nata per un servizio informativo e
formativo per il sud di Bolivia, giustamente la regione più povera del paese.
Oltre a spazi di informazione locale e nazionale, la radio
offre corsi radiofonici a tutti i livelli: se all’inizio si è dedicata
all’alfabetizzazione, oggi propone temi come l’ecologia, la leadership, e non
mancano pillole di saggezza e spiritualità, come spot che ogni tanto danno un
tocco particolare alla programmazione.
Attenta nella valorizzazione della cultura originaria, ci
sono spazi di musica autoctona, con musicisti e cantanti dal vivo, dirette ad
eventi culturali locali. Non mancano “pubblicità progresso” che insegnano a
rispettare la lingua e cultura originaria, oltre che alla Pachamama e a uno
sviluppo sostenibile dell’ambiente.
Nel primo pomeriggio c’è un programma di musica a richiesta.
Un giorno, sempre viaggiando sulla jeep, ascolto una cosa che mi sorprende:
“Come ti chiami?” segue il nome della persona che ha contattato la radio. “E
dove sei?” risposta: “Sono al pascolo con le mie pecore”. Che fantastico! E’
vero che la gente viaggia con la radio sotto il braccio, per avere un po’ di
compagnia nel duro lavoro, ma ora con i cellulari è facile anche entrare in
rete!
Allin Kawsayta Mask'aspa: cercando una vita buona. E' lo slogan della radio |
Un altro episodio a metà tra il comico e il macabro fu
quando a Radio ACLO appare una donna che si rivolge alla famiglia in Vilacaya,
dicendo di aver trovato il cadavere dello zio nella camera mortuaria
dell’Ospedale Bracamonte… mentre noi avevamo fatto il suo funerale il giorno
prima: ma chi avevamo seppellito allora??? Panico generale, poi si capisce che
era stato uno sbaglio della signora. Ma è molto interessante questo: la
possibilità di comunicare con gente lontana, anche dove non arriva ancora il
segnale del cellulare, ma dove arriva l’onda AM. Proprio per questo, sia le
istituzioni pubbliche che altre organizzazioni lanciano comunicazioni del tipo:
“C’è una riunione domani…”
“Per favore, si presentino Tizio e Caio…”
negli studi di Potosí |
Non so se avete notato un certo entusiasmo… è che avere una
radio locale è un sogno che coltivo da tempo… ma qui in Bolivia è difficile per
vari motivi: una radio “economica” è la FM, ma l’onda di questo tipo non
scavalca le montagne… e qui è tutto un rilievo… Secondo problema è che il
governo non dà facilmente concessioni per aprire radio: in Betanzos il Padre
Ubaldino sta lottando ancora con le pratiche per regolarizzare la sua emittente
parrocchiale. Il servizio della comunicazione è veramente molto importante,
ieri come oggi. ACLO oggi conta su di un segnale satellitare che le permette di
arrivare lontano: un investimento tecnologico che fa del bene a tutti noi,
abitanti del sud di Bolivia. Per questo, con tutto il cuore: auguri, amica
fedele!
Auguri, amica fedele!
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