Un nido di pace, tra sogno e realtà
Viaggiamo da Copacabana verso Ancoraime, e non ci
stanchiamo, né abituiamo alla bellezza del lago Titicaca. Siamo 10 suore, 2
prenovizie e 2 sacerdoti (un diocesano e un Missionario della Consolata) che,
un po’ all’avventura, non sappiamo dove stiamo andando. Per qualche chilometro
la strada si allontana dalla sponda del lago, ma entrando nel cammino sterrato
che indica Ispaya Tocoli, quasi subito è un continuo “Oh…” generale, alla vista
del blu profondo e intenso del lago, laggiù, al fondo della discesa. Il pulmino
passa in mezzo a una foresta di eucalipti, e poi… arriviamo al Nido di Pace.
il Nido di Pace |
Una casetta costruita con mattoni di argilla, una latrina, e
una costruzione che si rivela essere la cucina, niente più di questo, o forse
molto di più. Entriamo a contatto con la bellezza inebriante del lago, ogni
sera un tramonto da capogiro. I gabbiani e le anatre vivono tranquille in
questo angolo del lago poco abitato, ed ogni tanto una barca a remi passa per
gettare le reti o raccoglierle. Il silenzio è assordante, e il cuore ha bisogno
di tempo per abituarsi a tanta armonia. A parte lo stordimento da bellezza
tremenda, poco per volta gli occhi si guardano attorno, e notano delle pietre
disposte a circoli: i resti di un gioco di giovani? Un giardino stile New Age?
No, niente di tutto questo: si tratta di un sogno.
il gruppo con Calixto e Encarna |
Quello che colpisce in Calixto e Encarnación, i padroni di
casa, è che sono sognatori incalliti. “Qui, dove ci sono queste pietre, sarà la
cappella ecumenica… Qui è la capanna della purificazione… Poi lì, sulla sponda
del lago, faremo casette dove la gente potrà andare per vedere il lago, o per
scrivere, o per fumarsi una sigaretta…” Questo è il nido di pace nei sogni di
Calixto: un centro di guarigione spirituale che accoglie persone di diverse
confessioni o religioni, che vogliono guarire interiormente restaurando
l’armonia con se stessi con gli altri e con il creato.
Calixto è un yatiri, cioè un sacerdote/medico tradizionale:
alle volte si incontrano santoni che sembrano più stregoni che sacerdoti. Sono
ciarlatani che vendono prestazioni spirituali o magiche. Ma Calixto non fa
parte di questa schiera: “Un giorno è arrivata al Nido di Pace un’auto
lussuosa. Sono scese due persone che mi hanno detto: facci un rito perché i
nostri affari vadano bene. Si trattava infatti di commercianti ad alto livello.
Mi offrivano 1000 dollari, ma non ho accettato: “Qui si viene per restaurare
l’armonia interiore ed esteriore, non per guadagnare soldi” I due sono rimasti
senza parole, ma hanno dovuto accettare, e se ne sono andati”.
tramonti mozzafiato sul lago Titicaca |
Un giorno, a una persona che non stava bene di salute, e che
confidava nella guarigione del nostro yatiri, lo ha mandato prima dal medico,
quindi le ha fatto il rituale di guarigione, il richiamo dello spirito che si è
allontanato dall’individuo. Questo per dire la serietà del yatiri.
Encarnación ha anche lei molti sogni: vorrebbe creare un
centro per aiutare i bambini delle famiglie umili di Ispaya Tocoli. E’
un’esperta tessitrice, nella sua vita ha insegnato a tante donne questo
mestiere, ed usa giustamente l’immagine del poncho tessuto a mano per dire la
vocazione che lei e suo marito hanno: “Siamo come fili, colorati e distinti:
tutti insieme formiamo il poncho dell’umanità che si rivolge a Dio…” Eravamo
presenti missionarie di 6 nazionalità, che lavorano in altrettanti paesi del
mondo: una varietà estrema, forse per noi un po’ normale, ma questa coppia
aymara si è subito messa a tessere con noi il poncho coloratissimo dell’umanità
che si mette alla ricerca di Dio e lo ritrova nel suolo sacro della propria
cultura.
I giorni scorrono veloci, nella condivisione di esperienze,
nelle preghiere e nei rituali, e come dice Padre Frizzi, nostro compagno di
viaggio, ritorniamo a casa con lo “zaino pieno”, stracolmo di molta ricchezza.
Una cronaca più dettagliata dell’incontro di trova a questo
indirizzo: ...
Un nido di pace, tra sogno e realtà
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