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Gesù (il Gringo) cammina per l'Altipiano...

Incontro Martín e Rufina al Mercato di Tres Cruces: sono amici che vivono a La Paz e ti fanno sentire a casa quando passiamo a trovarli, nella loro casetta che vende caffè e snack nella Terminal dei Bus. Li ho invitati a passare in casa, per prendere un tè e chiacchierare tra amici.

E mentre discorriamo del più e del meno, questa coppia così felice, nonostante tutte le difficoltà che hanno vissuto in quasi 40 anni di vita insieme, iniziano a parlarmi di vari Santuari dedicati al Signore che sono disseminati sull’Altipiano, e che visitano con frequenza e molta devozione.
Uno di questi è “Il Signore di Quillacas”, l’immagine che qui si venera è un crocifisso (così come in Manquiri, vedi post dell’anno scorso), ma la storia dell’origine è molto interessante e anche originale. 



Un Gaucho Argentino che viaggiava da mesi con le mandrie, ad un certo punto perde il suo prezioso tesoro: dopo mesi di grandi sacrifici, la mandria sparisce, e così la speranza di guadagno. Nel bel mezzo della sua disperazione, gli appare un gringo (uomo bianco) che indossa una sciarpa. Gli dice: “Ho viso la tua mandria dall’altra parte della montagna”. L’uomo si precipita e incontra gli animali! E anche una croce: una croce che porta la stessa sciarpa del gringo. Per ringraziamento il Gaucho costruisce una cappellina al Gringo Gesù, e per molti anni il luogo era meta di pellegrinaggio di molti Gauchos che venivano dall’Argentina.

Un'altra storia parla di un gringo che appare, in un freddo giorno di neve, a un minatore: l’uomo si trova nella sua casetta, cercando di ripararsi dal terribile gelo. Un uomo bianco gli chiede ospitalità, e il pover’uomo gliela dà con piacere: insieme masticano foglie di coca e durante la veglia il minatore si addormenta. Alla mattina, quando si sveglia, il Gringo già non si trovava nella casetta, ma nella porta di legno si trova scolpito il volto del misterioso ospite. Nasce così la devozione al “Señor de Lagunas”.



La prima reazione che ho avuto, ascoltando queste storie, è stato sorridere: un Nazareno con i tratti di un Gringo, mi sembrava tanto fuori luogo… ma poi mi sono ricordata (alle volte ricordo ancora…) che molte volte le divinità nei popoli originari hanno la pelle bianca: il bianco della luce che emana da Gesù che Dio e Signore, forse per questo appare come un gringo. Anche se – spero – sia solo una questione biancore, e che non si identifichi la razza con l divinità…
La seconda reazione è stato un ringraziamento a Gesù che non abbandona nessuno dei suoi: cammina per i sentieri dell’Altipiano allo stesso modo che un quechua, e sa essere presente e vicino nei momenti critici della vita. Non si smentisce dall’essere un Emmanuele, il Dio-con-noi.


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