Al completo!

Siamo quattro gatti, e ben assortiti. Finalmente, il 24 marzo sono arrivate suor Maria Elena – di ritorno dalle sue meritate vacanze – e suor Mercy. Siamo quattro sorelle di tre continenti e quattro nazionalità. Maria Elena, colombiana, Marisa, argentina, Mercy, keniota, ed io, Stefania, italiana.

Molti strabuzzano gli occhi e si chiedono come si fa a vivere insieme tanta internazionalità, ma noi siamo abituate, e alle volte persino ci dimentichiamo di provenire da posti tanto distanti e culture molto differenti. Il diverso ci arricchisce e ci apre gli orizzonti: il diverso dentro e fuori della comunità. Infatti, ci troviamo in un paese che non è il nostro, e in una cultura originaria che è un mondo da scoprire. Certo, si impara a vivere l’internazionalità, e ci sono piccole regole basiche che si scoprono con l’esperienza. Per esempio, apprezzare il cibo di una cultura, è dimostrare apprezzamento per la cultura nella sua totalità, far sentire accolta e valorizzata alla sorella (in questo i Quechua sono nostri maestri).

E poi, ci sono tante cose che ci uniscono: la stessa vocazione religiosa e missionaria. La passione per l’annuncio del Vangelo ai più poveri. Uno stile di vita che ci ha attratto e ci caratterizza. Insomma, non è tanto difficile, ma come tutte le cose della vita bisogna imparare l’arte di viverla.

E davanti c’è un campo di apostolato immenso, c’è la nostra gente che si aspetta da noi una parola di consolazione e una presenza amica. Che Dio ci benedica in questa splendida, meravigliosa avventura che Lui stesso ha sognato per noi, insieme, come comunità!