A spasso con Monsignore...
Siamo arrivate a Vilacaya il 16 febbraio alla sera, e già il
17, molto presto, monsignor Walter, originario di Viacaya, era partito, senza
poterci incontrare. Ma dopo pochi giorni mi contatta: “Hermanita, mi piacerebbe
venire durante la Quaresima in Vilacaya e visitare le comunità e celebrare la
Messa”. Come dirgli di no? La nostra gente si sentirà contenta e ricordata,
certamente. E così, per tre settimane il nostro vescovo emerito, che oggi vive
in Sucre, vive nella sua casa natale e… obbedisce alle suore! Come dice
scherzando alla gente. Dapprima ho preso io i contatti con alcune comunità, poi
è stata la stessa gente a venirlo a cercare ed invitare.
in Kepallo |
Nei viaggi, molti discorsi su vari temi. Mons. Walter ha
viaggiato molto, ha studiato in Roma, e da tanti anni non visita le comunità
della sua terra natale. Prima visita a Kepallo, dove le autorità arrivano
vestite con gli abiti della festa e le donne caricano la croce fiorita delle
Watakaminas.
Secondo giorno, un mare di gente anche a Ñuqui. La gente ci
racconta delle difficoltà dovute al clima inclemente e il timore per la
scarsità dell’acqua. Monsignore alle volte guarda con gli occhi di un bambino
la sua gente: è circa mezzo secolo che è fuori zona, si può capire la novità
che sperimenta all’incontro della gente in un’epoca molto diversa da quella
della sua infanzia.
Quando non andiamo alle comunità, ci telefona per sapere se
vogliamo la Messa, e la celebra nella nostra cappellina: è un momento di condivisione
semplice e profonda allo stesso tempo.
E’ un uomo dall’humor a fior di pelle, e così ci fa
ridere con barzellette e indovinelli. Un giorno, su una strada polverosa, gli
dico: “Adesso che ci ha viziato con la sua presenza, dovrà venire anche il prossimo
anno”. Sorride e dice a bassa voce: “Se la salute me lo permette, si…” in Uvila |
A spasso con Monsignore...
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