La gemella ritrovata
Era un titolo che
avevo premeditato da molto tempo: e siccome in luglio era prevista la mia prima
visita a Isla de Cañas, ero pronta ad usarlo per l’occasione. Quando suor
Hannah ed io ci incontriamo o ci sentiamo al telefono, sempre ci salutiamo
così: “Ciao, gemella!”. Tra parentesi: suor Hannah è una missionaria della
Consolata del Kenya, ed io sono una MC italiana... il nome gemella non dipende
da somiglianze fisiche, e nemmeno da lontani parenteschi... è un “termine
tecnico” che era sorto nella Conferenza Regionale del 2012, nella quale noi
suore di Argentina e Bolivia avevamo deciso di aprire due comunità gemelle:
vicine geograficamente e con la stessa finalità: condividere il cammino con il
popolo quechua sui due versanti, l’argentino e il boliviano.
La storia
racconta che non ho potuto ancora visitare la mia gemella, perché in luglio ho
viaggiato al pelo quando mi è arrivato il passaporto, e sono andata
direttamente a Moreno (vedi il post: Odissea nello spazio del bus). Più che la
gemella ritrovata, era di nuovo una gemella lontana... Ma il Signore fa bene le
cose: sr Hannah e quattro persone di Isla de Cañas dovevano partecipare
all’incontro in Cochabamba di Pastorale e Teologia andina. Con grande sorpresa
e un poco di preoccupazione, il venerdì, tre giorni prima dell’evento,
scopriamo che domenica 3 settembre in Bolivia sarà il giorno del pedone e della
bicicletta, che significa: divieto di circolazione di tutti i veicoli. Come
fare?
Proprio quel giorno i nostri amici dovevano passare la frontiera e
iniziare un lungo viaggio verso Cochabamba. E poi... il sabato mattina, la
soluzione: il tempo di avvisare e organizzare il gruppo, e si inizierebbe il
viaggio. Sosta a Vilacaya e partenza per Cochabamba, con le sorelle che vi
parteciperanno, alla sera del giorno del pedone, quando già i veicoli
potrebbero circolare.
Karina, una delle
signore che dovevano partecipare, vede arrivare suor Hannah in macchina mentre
sta lavorando nel suo campo. In quindici minuti si prepara e parte! E così un
po’ tutti gli altri. Arrivano a Tres Cruces alle 22,30, e siamo lì ad aspettarli
suor Maria Elena ed io. Dopo una cena da stanchi, il riposo. La domenica inizia
presto, e con i nostri amici abbiamo molte ore per condividere, confrontarsi,
ridere e iniziare a conoscerci. Arrivano persino, per la prima volta nella
stagione, le prime nuvole promettenti pioggia, che non avviene, ma attribuiamo
a questa gradita visita l’arrivo della speranza.
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le gemella riunite in Vilacaya! |
Le sorelle
partono con il gruppo della “gemella”, mentre io rimango a Vilacaya per poter
continuare alcune attività. Sono contenta: non ho potuto visitare la gemella,
ma l’ho ritrovata, persino a casa mia. Rimane la promessa di arrivarci, un
giorno... ma gli anni passano, e il tempo sembra correre più malvagiamente di
quando ero giovane, ed ho imparato a dire una cosa che sempre ho odiato: “Non
ho tempo...”. Ma il Signore dispone e sa realizzare i suoi cammini...
La gemella ritrovata
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