Guarda, vedi, tocca, annusa, gusta la missione!

Quattro patate per un bicchiere d’acqua

Stavamo già per partire, dopo quasi una giornata intera passata a Condoriri, quando Ignacio dice: “Aspettate solo un momento...” va lì dove ha lasciato il suo zaino, tira fuori una collana di patate, e ci omaggia con tanti ringraziamenti. E’ la collana più bella che mi abbiano regalato, perché sa di frutti cresciuti nella fatica di una terra che non dà più, perché ha troppo sete.


Ho iniziato dal fondo, con questo gesto molto andino di ringraziare con i frutti della terra, a raccontarvi un giorno molto speciale. Condoriri è una minuscola comunità della nostra parrocchia di Vilacaya. Da due anni la scuoletta e le famiglie non ricevono acqua perché con la siccità si era prosciugata la sorgente che forniva il serbatoio comunitario. Hanno bussato a tante porte, fino a quando sono giunti alla nostra: con un microfinanziamento corrispondente a meno di duecento euro, hanno comprato il materiale e tutti si sono messi a scavare con picconi e pale per incanalare l’acqua da una sorgente un po’ più a monte che fino ad oggi resiste alla siccità.


In meno di due settimane di nuovo l’acqua esce dal rubinetto della scuola, e ci invitano a festeggiare. Andiamo suor Maria Elena ed io, e troviamo la comunità indaffarata a preparare il pranzo di festa. Ci accolgono il sorriso dei bimbi e un piatto gustoso di k’alapurka.



I piccoli danzano Auquis Auquis, ci presentano i lavoretti che hanno preparato durante l’anno, ricordandoci che loro sono la vita e il futuro. Quindi è il tempo dei discorsi: Ignacio, autorità originaria di turno, racconta tutte le vicissitudini in cui sono incappati prima di questo giorno, ma la tenacia e la voglia di vita hanno superato qualsiasi difficoltà. Quindi prendo la parola io, e prima di tutto ricordo tutti gli amici che sostengono la nostra missione, chiedendo di pregare per ciascuno di loro, e le persone annuiscono con convinzione. E poi... chiediamo il dono della pioggia tutti insieme.

Si ripete la magia di Katariri: apriamo il rubinetto ed esce copiosa un’acqua limpida, che rallegra il cuore. Durante il pranzo arrivano nuvole promettenti pioggia, che scende un poco, quasi a dare un poco di speranza alla nostra regione assetata. E speriamo che piova, perché altrimenti siamo fritti, o meglio: disseccati...


Quattro patate per un bicchiere d’acqua Quattro patate per un bicchiere d’acqua Reviewed by abconsolata on 01:30 Rating: 5

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