Candelaria bagnata, Vilacaya fortunata
Volevamo arrivare
all’inizio della Novena della Madonna della Candelora, che qui chiamiamo
Candelaria. E’ la patrona della Parrocchia, insieme a San Pietro. Ma per varie
ragioni il nostro rientro dall’ Argentina è tardato di qualche giorno. Da
Villazón il paesaggio prometteva bene: i fiumi con acqua, finalmente. E dal
giorno del nostro arrivo, la pioggia si è presentata tutti i santi giorni,
forte, o leggera, intermittente, insistente... e tutti a dire: “Non è mai scesa
tanta pioggia!”
Si vede che la
siccità fa dimenticare tempi più piovosi passati, oppure è veramente un’epoca
remota quella in cui in Vilacaya pioveva...
“Esce o non
esce?” chiede la gente, quasi non vogliono che la Madonna esca della Chiesa in
cerca di suo figlio. E’ una bella tradizione di qui: il Bambino Gesù durante la
novena rimane nella casa del passante del Bambino, mentre i passanti della
Madonna preparano la novena nella Chiesa.
I ragazzi
(maschi) danzano come “morenitos” e dalla punta del Calvario scendono ballando
con “el Niño”. Solo che arriva una pioggia torrenziale e non possono
attraversare il fiume, sempre secco, ma oggi con acqua prepotente. Fanno un
giro dell’oca per arrivare alla cappellina, tutti infangati. Alla fine, la
Madonna esce, e anche quest’anno, Madonna e Bambino si ritrovano, vestiti
eleganti con un abito lilla ricamato di viola.
Una festa
insolita, umida per non dire fradicia, ma che bello dopo anni di siccità! Suor
Marisa dice alla gente: “Abbiamo tanto pregato che piova, adesso bisogna
ringraziare la Madonna”.
Alcuni si
lamentano, perché davvero è stato difficile arrivare a Vilacaya a causa della
pioggia, però nessuno lo fa più di tanto, perché la sete è un ricordo molto
recente, e in molte comunità appena adesso iniziano a veder germogliare i
campi. “Era triste, hermana” mi dice un signore. Un altro mi dice che non sono
nate le patate.
Ma adesso piove,
e vogliamo che questa acqua caduta dal cielo sia la nostra speranza per il
2018. Anche se in Tupiza e in Chuquisaca piangono per le inondazioni... Questi
sono gli effetti del pazzo meteo, che passa dall’estremo asciutto al sommamente
umido.
Candelaria bagnata, Vilacaya fortunata
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