Ubriaca per amore
Sabato di
tentazioni: il primo sabato di Quaresima è pieno carnevale qui in Bolivia. La
comunità di Vilacaya tradizionalmente si ritrova nell’installazione delle pompe
dell’acqua per chiedere alla Pachamama di non farci mancare l’acqua per tutto
l’anno, e che le pompe non si rompano...
Ho preparato un
“ají de fideo” con pasta, pollo e verdurine. Il risultato ottico è invitante, e
mi sento orgogliosa di aver preparato un piatto delizioso come fanno le nostre
donne. Avvolgo la pentola nell’aguayo, secondo gli usi della mia gente, e con
suor Mercy e Muriel e Nadia andiamo al fiume.
C’è già
abbastanza gente e hanno già ch’allato la pompa: l’hanno adornata con stelle
filanti e coriandoli, e il pavimento è già bagnato per le bevande che la gente
ha offerto.
Subito iniziano a
darci chicha e liquore. Per principio accetto tutto: ogni famiglia offre ed io
butto giù, naturalmente dopo aver condiviso con la Pachamama. Al decimo
bicchiere, inizio a preoccuparmi. L’ equilibrio non è più così facile, ed
inizio ad avere le parole che normalmente non mi escono facilmente dalla bocca. Ma non
perdo il controllo.
La gente prepara il fuoco e poi mette sulla brace l'offerta alla Madre Terra: "Lascia che la Pachamama mangi tranquilla!" dice una signora a un uomo un po' ubriaco che vorrebbe togliere una brace per accendere dei petardi.
offerta alla Pachamama |
Finalmente iniziamo a distribuire il cibo: ogni pentola
serve a ciascuno, e quest’anno la dose è perfetta: riusciamo a condividere con
tutti. Con lo stomaco che si riempie, anche l’effetto dell’alcol diminuisce.
Quando già il sole inizia a nascondersi dietro la montagna, ce ne andiamo,
salutando tutti e cercando di arrivare alla casa. Ce la facciamo. Ubriaca per
condividere con la gente. Ubriaca d’amore per questa mia gente.
Ubriaca per amore
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