Guarda, vedi, tocca, annusa, gusta la missione!

Date loro voi stessi da mangiare!


I Discepoli erano preoccupati perché la folla che seguiva Gesù non aveva da mangiare, ed il Maestro non trovò altra soluzione che questa: “Date loro voi stessi da mangiare”. 

Ci sono momenti nella vita in cui una scintilla di Parola di Dio ci è rivolta in maniera diretta e personale e sentiamo con certezza incrollabile che per questa Parola esistiamo e siamo presenti qui ed ora. Così ci è capitato in Vilacaya a suor Gabriella e a me, suor Stefania, in un pomeriggio di inizio anno scolastico. Una ragazza delle superiori ci ferma per strada e ci chiede: “Hermanitas, per favore: aprite di nuovo la mensa degli studenti! Non possiamo prepararci il pranzo, ci manca il tempo e le forze per farlo!” Proprio in quel momento la Parola di Gesù: “Date loro voi stessi da mangiare” si è conficcata nel cuore di noi due ed ha fugato i dubbi che avevamo in proposito. 



Infatti, fin da quando siamo arrivate in Vilacaya, la gente ci ha chiesto di riattivare la mensa popolare che le suore Figlie di Gesù avevano aperto durante la loro permanenza nel piccolo paese. Però ci siamo prese del tempo per pensarci: volevamo capire se era una reale necessità oggigiorno,  (la zona ha subito un cambio profondo, con la fuga di tante famiglie verso l’Argentina e Santa Cruz). All’inizio di quest’anno ci siamo rese conto che, sì, era ancora una necessità dei nostri ragazzi, dei quali circa la metà vive dal lunedì al venerdì nel collegio gestito dai professori, però l’altra metà vive in piccole stanze affittate e si arrangia come può durante la settimana, prima di ritornare alle comunità di origine. 

Atanasia ai fornelli

 Rimaneva ancora un dubbio sulle nostre risorse, sia umane che economiche; la voce di questa ragazza, mediazione di Dio nel nostro discernimento, ha dissolto i dubbi, e quando è arrivata dalle vacanze suor Maria Elena, ed è venuta suor Joan Agnes, la nostra superiora regionale, la decisione è stata confermata, affermata e presa nella pace di chi solo vuole seguire la volontà di Dio. 
il piccolo Rafael lava i piai con suor Maria Elena


A inizio aprile sono cominciate le compere, e mentre stavamo guardando alcune bacinelle e altri utensili di plastica, passa una signora e ci dice: “State comprando per una mensa, vero? Io vi pago queste tre bacinelle!”. Non so che faccia da “mensa popolare” avevamo in quel momento, per capire che stavamo comprando per una opera sociale, ma la Provvidenza ci ha accarezzato in quell’istante, e nonostante il prezzo degli utensili non fosse molto alto, è come ci avesse detto: “Non abbiate paura! Io vi accompagnerò in ogni momento”. E ci siamo commosse.

la legna per la cucina caricata dai ragazzi
 Il 16 aprile 2014 è iniziata nella pratica la nostra avventura, accogliendo più di 60 ragazzi e bambini nel refettorio che già in passato aveva ospitato i loro predecessori. Alla fine del pranzo, preparato dalla signora Atanasia, si formano gruppetti di lavoro: i più piccoli lavano i piatti, altri pelano le patate, altri ancora vanno alla sorgente a raccogliere l’acqua che servirà per il pranzo del giorno seguente.

pelando le patate


La cosa bella di questa esperienza è che – come abbiamo visto la settimana passata – nella cultura quechua il cibo è un simbolo forte che dice accoglienza e stima; ed è così che si sentono oggi i nostri ragazzi: amati  ed accolti da noi suore, e la relazione tra noi e loro è cresciuta in significatività.








Date loro voi stessi da mangiare! Date loro voi stessi da mangiare! Reviewed by abconsolata on 01:30 Rating: 5

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