Profilo andino: alcolismo
Di lui conosciamo solo il nome e il pianto di
sua madre: si chiamava Elias, ed è morto a 32 anni per il troppo bere. Erano
alcuni giorni che la famiglia lo aveva trasportato a Vilacaya, in condizioni
molto delicate. L’infermiera ci aveva avvisate della gravità del caso, ma non
abbiamo fatto a tempo a visitarlo. Aveva studiato magistero, era professore ed
aveva una famiglia; è morto da solo, e senza lavoro: l’alcolismo gli ha fatto
attorno terra bruciata, e gli ha mangiato gli anni di vita che aveva davanti.
Abbiamo già detto in molte occasioni che bere bevande
alcoliche e ubriacarsi è la cosa più comune nelle feste, ed è tollerato
l’ubriaco in giorni feriali, l’importante è che non disturbi l’ordine della
comunità. Sempre mi ricorderò del giudizio comunitario a Zenobio (vedi post
dell’anno passato: Zenobio e la giustizia comunitaria), nel quale Epifanio ha
detto: “Zenobio, tutti abitualmente ci ubriachiamo, ma non facciamo tanto caos
come te!”.
il fiorente mercato dell¿alcol in Tres Cruces: la gente compra taniche di liquore |
La vendita dell’alcol è l’affare più fiorente
nell’altipiano; sempre il giorno dell’arresto di Zenobio, la domanda chiave
era: chi gli ha venduto l’alcol? Qualcuno fa il nome di Eva, che ha un
negozietto sulla piazza. E lei si difende dicendo: “Io non gli ho venduto
alcol, ed in ogni caso, tutti voi che avete un negozio qui, sapete bene che di
questo viviamo, perché è l’entrata più grande!”. In Tres Cruces, al mercato del
sabato, si vendono e acquistano decine di litri di zingani, una bevanda forte,
tipo grappa. La gente compra in taniche da 15/20 litri, e i grossisti arrivano
con barili pieni di centinaia di litri di alcol. Mentre si passa nella strada dove sono posizionati i
“camion a 90°” si sente un odore acre di liquore, e già alle 7 del mattino c’è
gente che fa colazione prendendosi un bicchierino.
litri e litri di alcol.... |
Le conseguenze delle ubriacature sono comuni
in tutto il mondo, credo: se per il “caso Zenobio” si è fatto un affare
pubblico, purtroppo le violenze nascoste nelle quattro pareti di una casa
rimangono nel silenzio, ma tutti sanno che esistono.
D’altra parte, la testimonianza che ci ha dato
un giorno suor Anna Maria (18 anni di servizio in Vilacaya) ha il suo peso. Un
giorno, rimproverando un signore assai ubriaco che aveva incontrato nella
piazza, il signore gli ha contestato: “Hermanita, lavoriamo come animali tutto
l’anno, ogni tanto abbiamo bisogno di cambiare…” Ed in effetti, la vita dura,
le risorse limitate, il clima freddo, inducono a bersi un sorso (o più) di
alcol a 90°…
la chicha, bevanda alcolica tradizionale, a base di mais fermentato |
Profilo andino: alcolismo
Reviewed by abconsolata
on
01:00
Rating:
Nessun commento: